Il bollito di manzoPhoto: Anna Tondini
Il bollito è una delle poche cose che amo dell'inverno. Il bollito di manzo ancora caldo, appena scolato dal brodo, con le sue verdure, condite solo con un pizzico sale e olio buono è uno dei piaceri dell'inverno. La scelta del taglio di carne è importante, a me piace il muscolo con le sue parti gelatinose, una volta cotto si disfa nel tagliarlo da quanto è tenero. Le parti migliori sono il muscolo, anteriore o posteriore, il cappello del prete, la spalla e sottospalla, il petto e la punta di petto. Ad alcuni può sembrare un piatto d'altri tempi, snobbato e dimenticato, io invece lo preparo spesso, per me è il piatto della domenica, fa parte dei classici piatti intramontabili. Esistono tantissime versioni, non solo ogni regione, ma ogni famiglia ha la sua ricetta che tramanda di generazione in generazione. Occorrono quattro ore per fare un buon bollito e un buon brodo, può sembrare impegnativo ma non è così, basta controllare ogni tanto e nel frattempo si può fare altro! Il risultato è una carne tenera e un brodo profumato e nutriente. Nelle giornate fredde una tazza di brodo caldo mi rappacifica con l'inverno. Il bollito si può servire con diverse salsine, io lo preferisco abbinato alla mostarda e ai crauti, voi come lo preferite? |
Per gs 0 e B Per 2 persone: 1/2 kg di carne per bollito 1 osso buco 1 costa di sedano 2 carote 1 zucchina 1 piccola rapa rossa 1/4 di finocchio 1/4 di cipolla 1 foglia di basilico 1 rametto di prezzemolo le foglie di un gambo di sedano sale marino integrale 2 l d'acqua olio evo come contorno: mostarda crauti Portare ad ebollizione l'acqua, salare e aggiungere gli odori: cipolla, basilico e le foglie del sedano, far riprendere il bollore e unire la carne e l'osso buco. A seconda del taglio di carne che usate e come intendete presentarla potete legarla per farla rimanere in forma durante la cottura. Far riprendere l'ebollizione schiumando con un mestolo forato fino ad eliminare tutte le impurità, far bollire per circa 2 ore e 1/2 a fiamma bassissima, deve solo sobbollire leggermente. A questo punto pulire le verdure e unirle al brodo, così facendo le verdure non si disfano in cottura, tolte dal brodo si possono tagliare a fette e sono buone da mangiare e nello stesso tempo aromatizzano il brodo. Far bollire ancora per un'ora e 1/2 sempre a fuoco basso. Spegnere il fuoco, scolare la carne e le verdure con un mestolo forato e colare il brodo. Se avete legato la carne togliete la legatura, tagliatela a fette spesse, spolveratela di sale e servitela con le sue verdure, la mostarda, i crauti e un filo d'olio evo. La rapa rossa dà al brodo una leggera colorazione rosata, bellissima. Il lesso avanzato si può ripassare in padella con gli odori e il pomodoro così da ottenere un altro piatto tradizionale. Il brodo avanzato si può congelare in contenitori monoporzione così da averlo disponibile all'occorrenza. |
Ragù con rape rossePhoto: Anna Tondini
Guardando la foto lo direste che è un ragù senza pomodoro? No vabbèèè, senza pomodoro? Proprio così, un ragù di carne bianca con le rape rosse, ugualmente buono, saporito e profumato Per sfumarlo ho usato un buon vino rosso corposo che dà sapore e una leggera acidità, utile per sostituire il sapore del pomodoro. Le rape rosse frullate creano una salsina che avvolge la pasta, vi consiglio di provarlo |
Per tutti i gs Per 4 persone: 200 gr. di fesa di tacchino macinata 1 carota di medie dimensioni 1 costa di sedano 1 cipollotto fresco 2 piccole rape rosse o una grande (circa 150 g) 1 chiodo di garofano 1 foglia di alloro 1 spicchio d’aglio ½ bicchiere di vino rosso corposo i mestolo di brodo di verdura o latte di mandorle olio di semi di vinacciolo Sale marino integrale Pulire e spezzettare le verdure. Frullare nel mixer la carota, la costa di sedano, una rapa rossa e il cipollotto. Far stufare le verdure con l’aglio senza l'anima in un filo d'olio. Aggiungere il macinato di tacchino, sbriciolare la carne con la forchetta, sfumare con il vino, salare e aggiungere gli odori. unire anche l'altra rapa rossa sbucciata e tagliata a pezzi e cuocere a fiamma bassissima coperto per 20 minuti circa, mescolando di tanto in tanto. Se occorre aggiungere poco brodo di verdura. Togliere i pezzi di rapa rossa e frullarla con poco latte di mandorle, aggiungere la cremina ottenuta al ragù. Cuocere ancora per mezz’ora, sempre a fiamma bassa e regolare di sale. Alla fine il ragù deve risultare denso ma non asciutto, |
Kebab di tacchinoPhoto: Federica Navarria
Il kebab è ormai conosciuto e apprezzato in tutta Europa con il suo gusto unico, un mix di spezie che ci riporta ai profumi del Medio Oriente. Arrivato in Germania dagli immigrati turchi alla fine degli anni 60 si è poi diffuso agli altri paesi europei come street food. Il kebab è di origine persiana, sembra sia stato inventato nel Medioevo da soldati persiani che utilizzavano la spada come spiedo per grigliare la carne sul fuoco negli accampamenti. Il kebab turco come lo conosciamo oggi viene insaporito con un mix di spezie, cotto allo spiedo e servito con verdure e una salsa tahini nel classico panino arabo o nella piadina turca. Esistono tantissime versioni del kebab, ogni paese ha il suo mix di spezie, dall’Egitto all’India. Questa è la mia versione da preparare a casa con la carne di tacchino preparato in casseruola tenero e profumatissimo, irresistibile. |
Per tutti i gs Senza glutine circa 500 gr. di tacchino (2 fette di fesa di tacchino tagliate belle spesse) ½ cipolla rossa 1 ciuffo di menta 1 spicchio d’aglio 1 pezzetto di zenzero da 2 cm il succo di ½ limone ½ bicchiere di vino bianco olio di semi di vinacciolo sale marino integrale grosso per il mix di spezie: 1 cucchiaino di semi di coriandolo 1 cucchiaino di semi di cumino 2 bacche di cardamomo (per gs 0 e A da testare) 1 pizzico di noce moscata (no gs 0) 1 pezzetto di stecca di cannella (solo gs A e AB) ½ cucchiaino di paprika dolce (no gs A) Aprire le bacche di cardamomo ed estrarre i semi, metterli in un mortaio con il coriandolo, i semi di cumino e la cannella e pestare le spezie. Mescolarle con le altre spezie. Tagliare la cipolla a fettine e metterla a bagno in acqua fredda cambiando l’acqua un paio di volte. Preparare la marinata: emulsionare l’olio con il succo di limone, aggiungere le spezie, l’aglio schiacciato senza l’anima, la cipolla, la menta spezzettata e lo zenzero sbucciato e grattugiato. Mettere la carne a marinare e lasciarla riposare per almeno 1 ora. Sovrapporre le fettine di carne, compattarle formando un rotolo e legarle con lo spago da cucina. Cuocere la carne in un tegame di terracotta con un filo d’olio e il sale, far sigillare la carne, salarla, poi bagnarla con il vino e portare a cottura coperto per circa 40 minuti a fiamma bassa. Lasciare intiepidire la carne nel suo sugo. Eliminare lo spago e tagliare la carne a strisce-fettine. Servire con la purea di sedano rapa. Con la carne preparata in questo modo, verdure fresche e la salsa tahini (la salsa tahini la trovate nella ricetta delle carote glassate Verdure ) potete preparare un ottimo hamburger di farina di legumi. |
Tagliata con pesche grigliate profumata al rosmarinoPhoto: Federica Navarria
I mesi di luglio e agosto sono il periodo migliore per le pesche, sono dolci e succose, le pesche gialle hanno il colore dell'estate e del sole. Per il mio compleanno e ho deciso di coccolarmi con una tagliata alle pesche. Una vera delicatezza. La carne marinata con le pesche risulta succosa e profumata, il rosmarino esalta i sapori, provate! |
Solo gs 0 e B Per 4 persone: 2 entrecote di vitellone da 400 gr. ciascuna 2 pesche nettarine 1 zucchina 2 rametti di rosmarino 2 spicchi d’aglio il succo di 1/2 limone olio di vinacciolo sale marino integrale insalatina colorata o valerianella Lavare le pesche e tagliarle a spicchi. Emulsionare l'olio con il succo di limone. Mettere a marinare la carne in frigorifero con l’aglio tagliato a fettine, le pesche, 1 rametto di rosmarino e l'emulsione di olio e limone per almeno 1 ora. Spuntare e lavare la zucchina e tagliarla a spicchi poi a cubetti. Preparare 4 spiedini con la zucchina e altri 4 spiedini con gli spicchi di pesca marinati. Salare gli spiedini e oliarli. Scaldare una piastra per la cottura ai ferri. Quando è ben calda cuocere le entrecote per 2-3 minuti per lato, salare la carne, avvolgerla in un foglio di carta stagnola e lasciarla riposare per 5-6 minuti. Cuocere nella piastra anche gli spiedini di zucchine e di pesche. Tagliare la carne a fette in diagonale, disporla nei piatti alternandola alle fettine di pesca e ciuffetti di rosmarino. Servire con gli spiedini di zucchine e l’insalatina condita con olio e limone. |
Rollè di tacchino agli asparagiPhoto: Federica Navarria
Per questo arrosto ho scelto una presentazione in japan style, mi ha intrigato il patto nero e la forma del ripieno. La delicatezza del pollo e il profumo degli asparagi sono un abbinamento perfetto |
Gs 0 e A Difficoltà 1 Tempo di preparazione 20 mn + 1 h di cottura 1 petto di pollo 1 fetta di pane di azuki (o altro pane a piacere) 1 uovo ½ mazzetto di asparagi freschi Latte di mandorle al naturale ½ bicchiere di vino bianco 1 bicchiere di brodo di pollo o di verdura 1 spicchio d’aglio 1 rametto di menta 1 rametto di timo Sesamo nero Olio di vinaccioli Sale marino integrale Pulire il petto di pollo dal grasso, dagli ossicini e dalla cartilagine e aprirlo a libro. Salare e insaporire con le erbe aromatiche. Bagnare il pane di azuki con il latte di mandorle. Pulire gli asparagi eliminando la parte dura del gambo e sbollentarli per qualche minuto. Mettere una parte degli asparagi nel frullatore con il pane strizzato, qualche fogliolina di menta, l’uovo e il sale e frullare per ottenere un impasto omogeneo. Farcire il pollo con il ripieno e chiudere il rollè legandolo con uno spago da cucina. Mettere in una teglia oliata con gli odori: aglio e timo, sesamo nero, salare e cuocere in forno caldo a 200° bagnando prima con il vino poi con il brodo. A metà cottura aggiungere gli asparagi rimasti e terminare la cottura. Occorre circa 1 ora di cottura. Togliere lo spago, affettare e servire con gli asparagi. |
Involtini di fesa di tacchino con verdurine croccantiPhoto: Federica Navarria
Cosa ne dite di una bella ricettina facile facile, fresca per l'estate per tutti i gruppi sanguigni? Può essere uno spuntino, una colazione salata oppure accompagnata dall'hummus di cicerchie (in questo caso solo gs 0 e B) diventa un secondo. La fesa di tacchino potete prepararla in casa, scorrendo la pagina trovate la ricetta dell'arrosto di tacchino alle erbe aromatiche, freddo di frigo si riesce ad affettare sottile ed è perfetta e sana per questa ricetta. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 12 fettine di affettato di arrosto di tacchino (meglio se home made) 1 carota arancione 1 carota nera 1 zucchina 1 costa di sedano bianco 1 ciuffo di erba cipollina 1 ciuffetto di basilico olio di vinacciolo il succo di ½ limone sale dolce di Cervia mandorle tostate salate Per il pesto di zucchine: 2 zucchine 1 cipollotto fresco 1 spicchio d’aglio 1 cucchiaio di mandorle 2 foglie di basilico olio evo sale Per servire: hummus di cicerchie (vedi ricetta Legumi) Preparare il pesto di zucchine: grattugiare le zucchine, affettare il cipollotto e farli stufare in padella con l’aglio senza l’anima, sale e un filo d’olio per 5 minuti, il tempo necessario ad asciugare l’acqua di vegetazione. Eliminare l’aglio e frullare grossolanamente unendo un filo d’olio, il basilico e le mandorle. Preparare una ciotola con acqua e ghiaccio. Tagliare il sedano a julienne molto fine, magari usando il pelapatate e tuffarlo in acqua e ghiaccio. Tagliare a julienne finissima anche la zucchina e le carote, tenendo separata la carota nera. Far saltare le verdure in una padella antiaderente oliata e ben calda. Bastano pochissimi minuti, devono restare croccanti, senza cuocere. Scolare il sedano e mettere tutte le verdure in una ciotola. Preparare un’emulsione con olio e succo di limone, basilico e sale. Condire le verdure. Stendere le fette di tacchino sul piano di lavoro, suddividervi le verdure e 1 cucchiaino di pesto di zucchine, avvolgerle e legarle con gli steli di erba cipollina. Servire gli involtini con le mandorle tostate, il pesto di zucchine e l’hummus di cicerchie. |
Fesa di tacchino alle erbe aromatichePhoto: Federica Caraboni
Dal tagliere per l'aperitivo pubblicato tempo fa, la ricetta dell'arrosto di tacchino alle erbe aromatiche, delicato e profumato, cotto in pentola a bassa temperatura senza dover accendere il forno. |
Tempo di preparazione: 1 ora e 15 minuti + 1 ora per la marinata Difficoltà: 2 Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 1 fesa di tacchino da circa 800 g ½ bicchiere di vino bianco secco 1 rametto di erba cedrina 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro 1 mazzetto di finocchietto selvatico fresco 1 chiodo di garofano 1 rametto di menta 2 spicchi d’aglio il succo di ½ limone ½ bicchiere di latte di mandorle al naturale (senza zuccheri) olio di vinacciolo sale marino grosso Pulire la carne da eventuale grasso o nervi e legarla per tenerla in forma. Preparare un’emulsione con il succo di limone e olio. Mettere a marinare la carne con le erbe aromatiche e l’emulsione di olio e limone per almeno 1 ora. Cuocere l’arrosto di tacchino in una casseruola, far sigillare la carne a fuoco vivace, aggiungere la marinata con le erbe aromatiche e far asciugare il liquido a fiamma bassissima, salare e bagnare il vino bianco. Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco bassissimo per 40 minuti, girando l’arrosto e bagnandolo di tanto in tanto con il latte di mandorle caldo. Si deve formare un fondo denso ma non deve bruciare. Togliere l’arrosto, slegarlo, tagliarlo a fette e disporlo su un piatto. Filtrare il fondo di cottura e versare la salsa sull’arrosto. Ottimo per la stagione estiva tagliato a fettine sottili e servito freddo con le varie salsine presentate nel tagliere. |
Tagliata di pollo con insalata di carciofiniPhoto: Federica Navarria
Oggi sono a casa dal lavoro, ieri mi è di nuovo uscita la spalla che mi sono lussata anni fa, niente di grave ma tanto dolore. Devo stare a riposo per qualche giorno così ho deciso di dedicarmi al blog. Qui a Milano cade pioggia mista a neve, il cielo è di quel grigio da neve, guardando dalla finestra già si intuisce com’è il tempo. A tratti scende qualche fiocco di neve. Pensando alla ricetta da pubblicare mi viene alla mente la primavera, al frutta e verdura si trovano i primi carciofi, teneri e delicati, ottimi da mangiare crudi in insalata, ho scelto di abbinarli ad una tagliata di pollo per un piatto delicato, leggero e gustoso. Per avere una buona tagliata di pollo, il petto viene fatto marinare in una emulsione di olio e limone con gli odori scelti, io ho messo aglio, rosmarino e erba cedrina. E’ importante far dorare bene il pollo da entrambe i lati in modo da creare una deliziosa crosticina, poi cuocerlo bene senza però farlo asciugare troppo. La carne deve rimanere morbida e saporita. |
Per gs 0 e A Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 1 petto di pollo da 600 gr. circa il succo di 1/2 limone 1 rametto di erba cedrina 1 rametto di rosmarino 1 spicchio d’aglio vino bianco sale marino integrale pepe nero (no gs A) rucola olio di vinacciolo 2 piccoli carciofi teneri e sodi Pulire il petto di pollo da ossicini e grasso e metterlo a marinare in una ciotola con il succo di limone emulsionato con l’olio e gli odori. Far riposare il pollo nella marinata per 1 ora. Più lunga sarà la marinatura più il pollo sarà saporito. Cuocere il pollo sulla bistecchiera ben calda rigirandolo, la carne deve “sigillare” ma non cuocere del tutto, quindi questa operazione va fatta velocemente a temperatura alta. Ho terminato la cottura in una casseruola coperto con il coperchio aggiungendo la sua marinata, salare e portare a cottura sfumando con poco vino bianco, occorrono 20 minuti. Far riposare qualche minuto prima di tagliarlo a fette spesse. Pulire i carciofini dalle foglie esterne, tagliare via la punta e affettarli finemente. Condirli con un’emulsione di olio e limone e un pizzico di sale. Mescolare e disporli nei piatti con la rucola. Adagiare la tagliata sui carciofini e irrorala con il suo fondo di cottura, una macinata di pepe nero (no gs A) e un filo d’olio di vinacciolo. Semplice e veloce da preparare, ma soprattutto buona e gustosa! |
Arrosto di tacchino ripieno di castagnePhoto: Federica Navarria
L'arrosto di tacchino con le castagne, ed è subito Natale! Questo arrosto lo faccio tutti gli anni durante le feste di Natale, lo trovo perfettamente in tema per quel periodo. Per me è diventato un classico, riesce sempre bene e piace a tutti. Ha un sapore delicato e le erbe aromatiche rendono la carne profumatissima. Per ottenere un arrosto di tacchino tenero è importante non cuocerlo troppo altrimenti si asciuga e diventa stopposo. Usare il forno statico, la modalità ventilato asciuga la carne, l'ideale sarebbe il forno a vapore |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 1 fesa di tacchino da circa 800 gr 20 castagne cotte al forno e sbucciate 150 gr di macinato di tacchino 1 mela 1 uovo 1 rametto di maggiorana 1 rametto di rosmarino 1 rametto di erba cedrina 1 foglia d’alloro 1 spicchio d’aglio a piacere qualche seme di finocchio brodo di verdura vino bianco sale marino olio di vinacciolo Preparare la fesa, pulirla da nervetti e grasso e aprirla a libro. Preparare il ripieno: tritare grossolanamente nel frullatore uno spicchio di mela e 8 castagne, scegliere quelle più rovinate. Unire tutto alla carne macinata, salare, aromatizzare con la maggiorana e impastare con l’uovo. Farcire la fesa e legarla, condirla con tutti gli odori e il vino, lasciarla riposare per un’ora, salare e cuocere in forno a 200° per mezz’ora. Aggiungere quel che resta della mela tagliata a fettine e le castagne intere, cuocere ancora per un’ora circa, bagnando con brodo di verdura bollente, se necessario. Togliere lo spago dall’arrosto, tagliarlo a fette e servirlo con il fondo di cottura. Le mele si saranno disfatte formando una salsina e le castagne si saranno caramellate. |
Bocconcini di tacchino al curryPhoto: Federica Navarria
Se siete amanti del curry come me provate questi bocconcini di tacchino al curry poi raccontatemi come vi siete trovate. Per ottenere un buon curry occorre far tostare le spezie, in questo modo sprigionano tutto il loro profumo, per questo occorre far saltare la carne passata nelle spezie per qualche minuto, operazione indispensabile per ottenere un curry profumato come quello dei ristoranti indiani. L'aggiunta del latte di mandorle al naturale rende la salsa al curry densa e cremosa. Vi è venuta l'acquolina? Oggi pubblico alcune foto della preparazione del set fotografico con la preziosa collaborazione di Federica Caraboni
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Per gs 0, A e B Per gs A non usare la paprika Per gs B non usare i semi di sesamo Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 600 gr. di petto di tacchino 3 zucchine 20-30 gr. di semi di sesamo (no gs B) 4-5 gr. di curry dolce in polvere ½ cucchiaino di paprika dolce (no gs A) 50 gr. di farina di quinoa ½ bicchiere di vino bianco 1 bicchiere e ½ di latte di mandorle al naturale 2 cucchiai d’olio di vinacciolo sale marino integrale Pulire da eventuali filamenti il petto di tacchino e tagliarlo a cubetti. In una ciotola capiente mescolare la farina di quinoa con la paprika, il curry e il sale. Infarinare il tacchino girandolo bene dentro alla ciotola. Scaldare l’olio in una padella antiaderente e farvi rosolare il tacchino per qualche minuto rigirandolo. In questo modo la carne si “sigilla”, i succhi restano all’interno. Versare il vino a far sfumare. Spuntare le zucchine, lavarle e grattugiarle con la grattugia per verdura a fori grossi. Aggiungerle al tacchino, aggiustare di sale, scaldare il latte di mandorle e versarlo. Coprire e far cuocere a fuoco dolce finchè si restringe il sugo. In un tegame a parte tostare i semi di sesamo e versarli sul tacchino pronto da servire mescolando. |
Bocconcini di pollo allo zenzero in crosta di verdurePhoto: Federica Caraboni
Con la preziosa collaborazione dello Chef Franco Cardone Una ricettina semplice e veloce per fine estate |
Solo gs 0 e A Senza gluitne Senza latticini Per 4 persone: 1 petto di pollo 1 zucchina grande o 2 piccole ½ patata dolce bianca (no gs A) ½ patata dolce arancione, per gs A sostituire con 1 carota 1 pezzetto di zenzero da 2 cm. il succo di ½ limone 1 cucchiaio di farina di quinoa 1 albume olio di vinacciolo sale, pepe Tagliare il pollo a cubetti regolari di 3 cm di lato, metterlo in una ciotola, spolverizzarlo con la farina, grattugiarvi lo zenzero, unire il succo di limone e l’albume sbattuto, salare, pepare, mescolare e far marinare in frigorifero per 2-3 ore. Pulire le verdure: spuntare le zucchine, sbucciare le patate dolci, pulire la carota per gs A e grattugiarle con la grattugia per verdure a fori grossi. Della zucchina grattugiare solo la parte verde. Mescolare le verdure e salarle. Riprendere il pollo, passarlo nelle verdure premendo bene per farle aderire. Cuocere in padella antiaderente leggermente oleata a fuoco medio, fino a che i bocconcini di pollo sono ben dorati. |
Spiedini di vitello aromatizzati all'erba cedrina con prugne rosse e pesto di zucchinePhoto: Federica Navarria
Chi mi segue ormai saprà quanto mi piace abbinare la frutta alla carne. Le prugne rosse, quelle belle polpose e sode, dolci ma leggermente asprine sono buonissime con la carne, L'erba cedrina, profumata e fresca rende questi spiedini deliziosi. Un piatto delicato e profumato. Conoscete l’erba cedrina? Io la adoro, la uso spesso in cucina per aromatizzare la carne e il pesce. Le foglie hanno un profumo intenso di limone. Si può raccogliere in estate, prima della fioritura e farla seccare per l’inverno. Raccolgo anche dei rametti con i fiori, li faccio seccare poi li appendo in cucina per profumare l’ambiente. Da usare con parsimonia e solo per aromatizzare, un uso frequente può irritare le mucose dello stomaco. |
Tempo di preparazione Difficoltà 2 Per gs 0 e B Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 300 gr. di noce di vitello 2 prugne rosse mature belle grosse 2 cucchiaini di sciroppo d’acero 1 cucchiaino di senape in polvere 1 spicchio d’aglio il succo di ½ limone 1 rametto di erba cedrina olio evo sale Motha Per il pesto di zucchine: 2 belle zucchine o 3 piccole 1 cipollotto fresco 1 spicchio d’aglio 1 cucchiaio di pinoli 2 foglie di basilico olio evo sale Tagliare a cubetti la carne. In una ciotola mescolare il succo di limone, lo sciroppo d’acero, la senape e due cucchiai d’olio, emulsionare e cospargere la carne con la salsa preparata massaggiandola. unire anche l’aglio a fettine e le foglie di erba cedrina. Far riposare in frigorifero per 1 ora. Far tostare i pinoli in un padellino. Grattugiare le zucchine, affettare il cipollotto e farli stufare in padella con l’aglio senza l’anima, sale e un filo d’olio per 5 minuti, il tempo necessario ad asciugare l’acqua di vegetazione. Eliminare l’aglio e frullare grossolanamente unendo un filo d’olio, il basilico e i pinoli. Tagliare le prugne a spicchi. Infilzare la carne negli spiedini alternandola agli spicchi di prugne e qualche foglia di erba cedrina. Cuocere gli spiedini alla griglia (oppure su una piastra per cottura alla griglia) girandoli su tutti i lati. La cottura deve essere veloce e la griglia ben calda. Salare gli spiedini e servirli con il pesto di zucchine. |
Polpette di tacchino con semi di canapa su crema di carote allo zenzeroPhoto: Federica Caraboni
Scusate l'assenza a causa di impegni di lavoro. Estate tempo di aperitivi all'aperto, cosa possiamo mangiare noi mozziani? Le polpette piacciono a tutti, con il macinato di tacchino sono indicate per tutti i gruppi sanguigni. Presentate come finger food diventano una bella idea per l'aperitivo, colorate e invitanti. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 300 gr. di fesa di tacchino macinata 1 fetta di pane di piselli 1 carota 1 costa di sedano 1 scalogno 1 uovo 1 rametto di timo 1 rametto di maggiorana 1 pizzico di curcuma sale maldon olio di vinacciolo semi di canapa decorticati per la crema di carote allo zenzero: 350 gr. di carote un pezzetto di zenzero fresco di 2 cm. 1 bicchiere di brodo di verdura 1 rametto di timo 2 cucchiai di olio di vinacciolo sale marino integrale per decorare: stuzzicadenti foglioline tenere di sedano germogli di rapa rossa Ricoprire una teglia di carta forno. Tritare lo scalogno, il sedano e la carota. Bagnare il pane di piselli in poco latte di mandorle e strizzarlo. Mescolare il macinato di tacchino con l'uovo, le verdure tritate, il pane di piselli, gli odori, la curcuma e il sale. Impastare e ricavare delle polpette con l’aiuto di un cucchiaio, passarle nei semi di canapa. Disporle sulla teglia, irrorarle con un filo d’olio di vinacciolo e cuocerle in forno a 180° per 20 minuti. Preparare la crema di carote: sbucciare lo zenzero e affettarlo finemente. Pulire le carote, tagliarle a rondelle e farle stufare con il brodo di verdura, lo zenzero, il timo e un pizzico di sale. Farle cuocere coperte a fiamma bassa per 15 minuti, finchè sono tenere. Spegnere il fuoco e lasciarle raffreddare. Eliminare il timo e frullarle con il minipimer con il loro liquido di cottura e l’olio fino ad avere una crema. Infilzare le polpettine negli stuzzicadenti. Versare la crema di carote nei bicchierini, decorare con le foglioline di sedano e i germogli e adagiarvi sopra una polpettina per ogni bicchierino. Buon aperitivo! |
Involtini di tacchino primaveraPhoto: Federica Navarria
E' iniziata la stagione degli asparagi, ho un amico che conosce i posti migliori dove raccogliere gli asparagi selvatici e ne è gelosissimo! Quando inizia la bella stagione, al mattino presto va in pineta in cerca di asparagi selvatici. Da noi, a Ravenna, abbiamo una bella pineta che fiancheggia la spiaggia, inserita all'interno del delta del Po, si estende a nord fino all'oasi di Punte Alberete, una riserva naturale e a sud arriva fino a Classe. Torna con dei bei mazzi, un bel bottino, dice lui. Li mostra, orgoglioso della sua raccolta e prepara certi manicaretti! |
Per gs 0, B e AB Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 300 gr. di fettine di fesa di tacchino tagliate molto sottili 1 barattolo di polpa di pomodori pelati da 230 gr. (solo gs 0 e AB) 1 mazzetto di asparagi 1 zucchina 1 gambo di sedano ½ patata dolce viola 1 carota 1 cipollotto fresco 1 rametto di timo 1 rametto di maggiorana 1 cucchiaio di olio evo vino bianco sale Se trovate gli asparagi selvatici o vi trovate il tempo per andare a raccoglierli ancora meglio, sono buonissimi. Pulire gli asparagi scartando la parte dura del gambo, tagliare le punte e tenerle da parte. Tagliare il gambo a dadini. Pulire e tagliare a dadini le altre verdure, affettare finemente il cipollotto. Appiattire le fettine di tacchino con il batticarne per renderle sottilissime, tagliarle in rettangoli delle stesse dimensioni e formare gli involtini inserendo una punta di asparago al centro. Fermandoli con uno stuzzicadenti, metterli in una padella antiaderente con l’olio e farli rosolare velocemente, spruzzarli con il vino bianco e salare. Togliere gli involtini dalla padella e tenerli da parte. Mettere tutte le verdure, con le erbe aromatiche a cuocere nella padella, nel fondo di cottura degli involtini e farle appassire a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto, cuocere per una decina di minuti, unire gli involtini e cuocere ancora 5 minuti. Serviteli belli caldi. |
Brasato al vino rosso con purè di patate dolciPhoto Federica Caraboni, Luca Canella
Il brasato è uno dei miei piatti preferiti. Nelle grigie giornate invernali preparare questo piatto per me è un vero piacere, il suo sugo è irresistibile. Se usate il taglio di carne giusto viene talmente tenero da rompersi con la forchetta. Si può tranquillamente preparare in anticipo e conservarlo in frigo nel suo sugo per il giorno dopo e risulterà buonissimo. Alcuni fanno marinare la carne nel vino, a me sembra uno spreco inutile, per avere un buon risultato occorre usare un vino di qualità, preferisco metterlo solo in cottura e il risultato è ottimo. |
Solo gs 0 e B per 4 parsone: 800 gr. di manzo (cappello del prete o scamone) 1 carota 1 cipolla rossa 1 costa di sedano 2 spicchi d’aglio 2 bicchieri di buon vino rosso corposo ad esempio il Nebbiolo 1 bicchiere di brodo di carne 1 foglia di alloro 1 chiodo di garofano pepe nero in grani olio evo sale motha per il purè di patate dolci: circa 400 gr di patate dolci (ho usato quelle arancioni ma potete usare anche quelle bianche) 50 gr. di latte di mandorle naturale 1 cucchiaio di olio evo sale, pepe nero Pulire la carne da eventuali pellicine e legarla con lo spago per alimenti per mantenerla in forma durante la cottura. Pulire e lavare le verdure, tagliarle a pezzetti e farle appassire con un filo d’olio in una casseruola dai bordi alti sufficiente a contenere la carne. E’ meglio usare una casseruola della giusta misura, non troppo grande. Aggiungere la carne e farla rosolare su ogni lato a fuoco non troppo alto, non si devono sbruciacchiare nè le verdure né la carne. La carne si deve “sigillare”. A questo punto togliere la carne dalla casseruola e salarla. Aggiungere gli odori, qualche grano di pepe nero, se piace, e il vino, far riprendere l’ebollizione per qualche minuto poi unire la carne. Il liquido deve arrivare al massimo a metà dell’altezza della carne. Coprire con il coperchio e far cuocere lentamente, dovrebbe appena sfiorare l’ebollizione. Provate a mettere il fornello nel punto più basso possibile, si dovrebbe appena vedere sobbollire il liquido. Dopo un’ora di cottura girare la carne e proseguire la cottura per almeno un’altra ora e mezzo. Toccandola con la forchetta deve risultare tenera. Se volete un sugo dal sapore meno forte durante la cottura potete unire un bicchiere di brodo bollente. A me piace bello intenso. Quando la carne è pronta spegnere e lasciarla intiepidire nel suo sughetto. Sbucciare le patate dolci, tagliarle a pezzi e lessarle per 15 minuti circa, fino a che diventano morbide. Scolarle, schiacciarle con lo schiacciapatate e mescolarle con il latte di mandorle caldo e l’olio. Regolare di sale e pepe macinato al momento, mettere sul fuoco e mescolare fino ad avere la consistenza del purè. Togliere la carne, se il sugo è troppo liquido farlo addensare un po’, eliminare gli odori, controllare di sale e frullare con il frullatore ad immersione. Affettare il brasato, disporlo sul purè di patate dolci e cospargerlo con il suo sughetto. Mi è venuta l’acquolina, buon appetito! |
Carrè di vitello al pompelmo rosaPhoto: Federica Caraboni, Luca Canella
Avete provato le cotture lente? Ci vuole tempo e pazienza ma ne vale la pena... Un arrosto di vitello vestito a festa, con l'abbinamento insolito del pompelmo rosa. Il gusto delicato del pompelmo rosa si sposa molto bene con il vitello, provate! |
Solo per gs 0 e B Per 8 persone: 2 kg. di carrè di vitello 300 gr. di salsiccia di vitello 2 pompelmi rosa 1 bicchiere di vino bianco 1 bicchiere di brodo di verdura 2 foglie d’alloro 2 spicchi d’aglio 3 rametti di rosmarino 1 chiodo di garofano pepe nero sale marino integrale olio di vinacciolo Per questo arrosto fatevi preparare il carrè dal macellaio: fatevi disossare la punta delle costine e fatevi togliere l’osso del costato sottostante in modo da poter poi affettare l’arrosto. Praticate dei tagli verticali dove inserire il ripieno. Sbriciolare la salsiccia e impastarla per formare il ripieno. Lavare bene un pompelmo con il bicarbonato, spazzolandolo, per togliere i residui dei trattamenti. Pelare a vivo l’altro pompelmo e tagliarlo a fettine sottili. Farcire l’arrosto aprendo leggermente i tagli praticati, prima con le fettine di pompelmo, ai lati del taglio, poi con l’impasto di salsiccia al centro. Ricoprire l’arrosto con le fettine di pompelmo rimaste, legarlo per farlo rimanere in forma durante la cottura, inserire fra il filo il rosmarino e l’alloro, bagnare con l’olio. Preparare una teglia di misura sufficiente a contenere l’arrosto, disporvi l’arrosto con l’aglio e il chiodo di garofano e cuocere a 160° per 2 ore bagnandolo con il vino riscaldato e il brodo bollente rigirandolo spesso. Alzare la temperatura a 200°, coprire l’osso delle costine con la stagnola per non farle bruciare e continuare la cottura per 30 minuti per farlo dorare. L’ideale sarebbe usare un termometro per la temperatura della carne inserendolo prima di iniziare la cottura. Per una cottura media la temperatura del cuore deve arrivare a 70°. A questo alzare la temperatura come descritto. Estrarre l’arrosto dal forno, avvolgerlo nella stagnola e lasciarlo riposare per mezz’ora affinchè i succhi si ridistribuiscano nella carne. Affettare l’arrosto e servirlo con fettine di pompelmo. |
Crostini ai fegatini Photo: Federica Caraboni:
I crostini ai fegatini sono un classico della cucina tosco romagnola, soprattutto delle colline. In passato venivano fatti con le rigaglie degli animali da cortile, pollo, faraona o con i fegatini del coniglio. Dedicati alla mia amica toscana gs A, per mangiare sano con gusto.... |
Per gs 0 e A Senza glutine per 4 persone: 8 fette di pane di legumi (qui trovate la ricetta Legumi) 400 gr. di fegatini di pollo 50 gr. di olive verdi 10 gr. di funghi porcini secchi 1 scalogno 1spicchio d’aglio 1 foglia d’alloro 1 rametto di rosmarino 1 chiodo di garofano ½ bicchiere di buon vino rosso corposo sale dolce di Cervia olio evo Mettere a bagno i fughi secchi in acqua tiepida per 1 ora. Lavare i fegatini, pulirli da eventuali nervetti e metterli a marinare con la metà del vino per 1 ora. Affettare lo scalogno, togliere l’anima all’aglio, mettere tutto in un tegame di terracotta con l’olio evo, gli odori, il sale e i fegatini scolati dalla marinata. Far insaporire a fuoco dolce e bagnare con il vino rimasto. Sciacquare i funghi, conservando l’acqua, tritarli grossolanamente e unirli ai fegatini assieme alle olive. Far cuocere per 30 minuti circa aggiungendo, se necessario un mestolo di acqua dei funghi. Alla fine deve restare un pochino di liquido di cottura. Lasciare intiepidire, eliminare il rosmarino, l’alloro e il chiodo di garofano, poi tritare grossolanamente. Tostare il pane, spalmare con il composto di fegatini, versare un filo d’olio e servire tiepidi. |
Spiedini di pollo all'erba cedrinaPhoto: Federica Navarria
Conoscete l’erba cedrina o erba Luigia? E’ un bel cespuglio dalle foglie lanceolate di un verde chiaro brillante, si riconosce dal profumo, se sfregate, le foglie emanano un aroma di limone inconfondibile. Conosciuta principalmente per i liquori io la utilizzo in cucina con le carni bianche e il pesce, dona ai piatti un delicato profumo di limone. Stimola l’appetito e aiuta la digestione. Una pianta di erba cedrina fa parte del mio giardino, aiuta a tenere lontane le zanzare, la uso in cucina e i rametti secchi profumano la casa in inverno. |
Solo per gs 0 e A, gli altri gruppi sanguigni possono usare il petto di tacchino Per 4 persone: 1 petto di pollo (solo gs 0 e A) Per la marinata: 4 spicchi d’aglio 2 rametti di erba cedrina 1 pezzetto di radice di zenzero da 1,5 cm. 1 cucchiaino di semi di coriandolo pestati 10 ml. di salsa tamari 1 anice stellato 2 cucchiai di olio di semi di vinacciolo 2 cucchiai di succo di lime (o di limone) pepe in grani (solo gs 0 e B) sale marino verdure per accompagnare Preparare 8 spiedini di legno. Tagliare il petto di pollo a cubetti e metterlo in una ciotola. Sbucciare l’aglio, togliere l’anima, tagliarlo a pezzetti e aggiungerlo alla carne. Preparare la marinata: lavare e sciugare l’erba cedrina, staccare le foglie. Sbucciare lo zenzero e tagliarlo a fettine. Metterlo nel mixer con la salsa tamari, l’erba cedrina (tenerne da parte qualche foglia per decorare), l’olio, il succo di lime e il coriandolo. Frullare fino ad ottenere una salsina e versarla sul pollo. Aggiungere l’anice stellato e qualche grano di pepe, coprire e far riposare in frigorifero per 4 ore rigirandolo ogni tanto. Sgocciolare i cubetti di pollo e infilzarli sugli spiedini, alternandoli con qualche foglia di erba cedrina. Filtrare la marinata. Salare e pepare gli spiedini e cuocerli sulla piastra ben calda per 10 minuti rigirandoli e bagnandoli con la marinata. Servire su una fresca insalata di verdure miste. Se li mangiate a pranzo si possono accompagnare con un ottimo Barbera aperto un’ora prima. |
Tagliata ai frutti rossiPhoto: Federica Navarria
L'estate è la stagione delle grigliate all'aperto, in compagnia, perchè non sperimentare accostamenti insoliti? In Finlandia ho apprezzato particolarmente questo abbinamento, la salsa ai frutti rossi sulle carni. Lo trovo un abbinamento molto gradevole, leggermente aspra, sono frutti rossi frullati al naturale,senza aggiunta di zuccheri. Esalta il sapore della carne, in particolare la carne ai ferri. |
Per i gruppi sanguigni 0 e B Per 4 persone: 1 tagliata di controfiletto da 800 gr. alta 3 cm. 1 vaschetta di ribes rossi 1 vaschetta di mirtilli 1 vaschetta di lamponi 1 rametto di rosmarino 1 spicchio d’aglio sale marino olio di semi di vinacciolo Per questa ricetta occorre un tegame di terracotta. Chiedere al macellaio la parte del controfiletto che rimane appena sotto al filetto, è molto tenera e morbida, adatta a questa preparazione. Pulire e lavare i frutti rossi, lasciare i ribes interi, uniti al grappolo. Pulire la carne da eventuali nervetti, se ci sono venature di grasso lasciarle, rendono la carne più tenera. Cuocerla alla griglia a temperatura molto alta, qualche minuto per parte, deve rosolare bene all’esterno e rimanere al sangue all’interno. Avvolgerla in un foglio d’alluminio e lasciarla riposare, in questo modo le fibre si distendono, i succhi si distribuiscono all’interno e la carne resta tenera. Prendere il tegame di terracotta, farlo scaldare e mettere l’olio, a coprire il fondo, una spolverata di sale grosso, il rosmarino, l’aglio senza l’anima e i frutti rossi, quando prende il bollore dare una girata per far insaporire i frutti rossi. Tagliare la carne a fettine, metterla nel tegame, mescolare un attimo e spegnere. Questa operazione deve essere molto veloce, il tegame di terracotta mantiene il calore, quindi la carne continua a cuocere. Servire la tagliata irrorata con il fondo di cottura. A piacere fullare i frutti rossi per creare una salsa. |
Polpette di tacchino con crema di piselliPhoto: Federica Navarria
Cotte al forno, leggere e gustose, una tira l'altra ...repariamo le polpette? Ecco un'idea per preparare le polpette |
Per tutti i gruppi sanguigni Per i celiaci Per gli intolleranti ai latticini Per 4 persone: 300 gr. di macinato di tacchino 50 gr. di piselli surgelati 1 cipolla piccola 1 gambo di sedano 1 carota 2 foglie di basilico 1 rametto di maggiorana ! fetta di pane di piselli 2 uova 1 pizzico di curcuma 1 cucchiaino di semi di sesamo ( solo per i gruppi sanguigni 0 e A ) oppure 1 cucchiaino di semi di canapa sativa ( per tutti gruppi ) olio di vinacciolo sale marino integrale per la crema di piselli: 200 gr di piselli (meglio se freschi) ½ cipolla 2 foglie di menta olio di vinacciolo sale marino integrale per decorare: 1 carota olio di vinacciolo qualche goccia di succo di limone Ricoprire di una teglia di carta forno. Preparare le polpette: lessare i piselli in acqua bollente per una decina di minuti, scolarli e lasciarli raffreddare Tritare la cipolla, il sedano e la carota. Frullare il pane di piselli. Mescolare il macinato di tacchino con le uova, il pane di piselli, le verdure tritate, i piselli, gli odori, i semi, la curcuma e il sale. Impastare e ricavare delle polpette con l’aiuto di un cucchiaio. Disporle sulla teglia, irrorarle con un filo d’olio di vinacciolo e cuocerle in forno a 180° per 20 minuti. Preparare la crema di piselli: mettere i piselli in una casseruola con la cipolla affettata, il sale e acqua sufficiente a coprirli. Portare a cottura a fuoco basso, lasciando un po’ di liquido. Aggiungere la maggiorana, un filo d’olio di vinacciolo e frullarli con il minipimer. Pulire la carota per la decorazione, tagliarla a julienne, condirla con qualche goccia di succo di limone e un filo d’olio. Disporre la crema di piselli nei piatti, mettere le polpette e decorare con la carota a julienne. |
Hamburger di tacchinoPhoto: Federica Navarria
Una sfida preparare degli hamburger gustosi rispettando gli abbinamenti e utilizzando solo alimenti consentiti. E’ una ricetta laboriosa ma vi assicuro ne vale la pena. |
Per gruppo 0 con variante per tutti i gruppi Per i celiaci Per gli intolleranti ai latticini Per 4 persone: 4 hamburger di tacchino Sale marino integrale Per la marinata: Il succo di un limone Un pezzetto di zenzero da 2 cm. 1 cucchiaino di cumino in polvere 1 cucchiaino di semi di cumino ½ cucchiaino di curcuma 50 ml. di olio di vinacciolo 2 spicchi d’aglio Per farcire: 1 carota 1 cetriolo qualche foglia di verdure a piacere (scarola, radicchio rosso, radicchio variegato di Chioggia, rucola) Per le salse: Per la crema di peperoni (solo per i gruppi 0 e B): 1 peperone rosso 1 peperone giallo 1 spicchio d’aglio 1 cipollina 2 foglia basilico 1 chiodo di garofano Sale marino integrale olio di vinacciolo Per la crema di asparagi (per tutti i gruppi sanguigni): 1 mazzo di asparagi (anche surgelati) ½ cipolla qualche foglia di basilico sale marino olio di vinacciolo Per i panini: 175 gr di farina di ceci denaturata (solo per il gruppo sanguigno 0) Per tutti gruppi sanguigni usare la ricetta del pane di piselli e canapa usando metà dosi, qui trovate la ricetta:Legumi 175 ml di acqua 20 gr di farina di semi di lino 1 uovo 3 cucchiai di olio di semi di vinacciolo 7 gr di lievito di birra fresco 1 pizzico di bicarbonato ½ cucchiaino di zucchero 1/2 cucchiaino di sale semi sesamo (solo per i gruppi sanguigni 0 e A) semi di canapa sativa (per tutti i gruppi sanguigni) rosmarino Preparare la marinata per gli hamburger: grattugiare lo zenzero, emulsionare l’olio con il succo di limone, le spezie e l’aglio a cui avrete tolto l’anima. Adagiare gli hamburger in una ciotola e irrorarli con la marinata. Lasciare riposare coperto girandoli. Per la crema di peperoni: tagliare i peperoni a falde, pulirli dei semi e disporli su una teglia ricoperta di carta forno. Metterli in forno, sotto al grill a 200° per qualche minuto, si devono abbrustolire. Togliere dal forno, avvolgerli con la carta e lasciarli riposare, con il calore e l’umidità la pellicina si solleva e si possono spellare più facilmente. Quando sono tiepidi, spellarli e tagliarli a striscioline. Metterli in una casseruola con la cipolla tritata, l’aglio a cui avremo tolto l’anima, sale e gli odori. Mettere un goccio d’acqua e far cuocere per 10 minuti. Eliminare l’aglio e il chiodo di garofano, aggiungere un filo d’olio e frullare tutto con il minipimer Per la crema di asparagi: lavare gli asparagi, scartare la parte dura del gambo e lessarli in piedi in una casseruola alta e stretta. Scolarli e conservare l’acqua di cottura, frullarli con il minipimer. In una casseruola far ammorbidire la cipolla con 2 cucchiai di acqua di cottura degli asparagi, aggiungere la crema, salare e far insaporire qualche minuto aggiungendo il basilico. Preparare i panini: sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida (tenerne da parte una tazzina da caffè) con il bicarbonato e lo zucchero. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale. Macinare i semi di lino e unirli alla farina. Preparare la teglia ricoperta di carta forno. Mettere la farina in una grande ciotola, mescolarvi il sale e fare la fontana al centro. Versare il tuorlo con l’acqua tenuta da parte e cominciare a frullare con lo sbattitore elettrico unendo poco alla volta l’acqua con il lievito e l’olio. Impastare con un cucchiaio di legno, lavorare bene e unire l’ albume delicatamente. Versare l’impasto sulla teglia del forno formando quattro panini rotondi. cospargere con i semi e il rosmarino spezzettato e far lievitare in forno con la luce accesa per 1 ora. Accendere il forno a 180° e cuocere per 20 minuti senza toglierlo dal forno mentre raggiunge la temperatura. Per i panini di farina di piselli e canapa preparare l’impasto seguendo le indicazioni della ricetta, poi versare l’impasto sulla teglia ricoperta di carta forno formando quattro panini. Procedere allo stesso modo per la lievitazione e la cottura. Sono riuscita ad ottenere una buona consistenza per questo panini, soffici ma compatti. Salare gli hamburger, far scaldare una padella antiaderente, cuocere gli hamburger con la loro marinata, prima da un lato, poi dall’altro, per 15 minuti circa. Pulire la carota e tagliarla a julienne, sbucciare il cetriolo e affettarlo. Lavare le verdure a foglia a tagliarle a strisce. E ora prepariamo il piatto! Tagliare a metà i panini, farcire con le verdure, disporre al centro l’hamburger con il suo sughetto, insaporire con la salsa scelta, abbondante! E mi saprete dire cosa ne pensate. |
Straccetti di tacchino con sciroppo di sambucoPhoto: Federica Navarria
Amo provare gusti nuovi, sapori insoliti, agrodolci, senza usare l’aceto, per me dannoso. Ho scoperto lo sciroppo di sambuco in un negozio di alimentazione naturale, il signore che lo vendeva me lo ha presentato come possibile sostituto dell’aceto balsamico. Curiosa, ho voluto provarlo, una bella scoperta! Viene preparato con le bacche del sambuco, ha un gusto simile alla melassa, denso e cremoso, leggermente dolciastro, sa di caramellato. Se non riuscite a reperirlo, si può sostituire con la melassa. |
Per tutti i gruppi sanguigni Per 4 persone: 500 gr. di fesa di tacchino tagliata sottile 1 piccolo radicchio rosso lungo 2 spicchi d’aglio Il succo di ½ limone 1 rametto di rosmarino olio di semi di vinaccioli sale marino grosso integrale sciroppo di sambuco (acquistato già pronto) o melassa Pulire le fettine di tacchino da eventuali nervature e romperle con le mani in straccetti. Pulire il radicchio e tagliarlo fine. Mettere in un tegame antiaderente un filo d’olio di vinaccioli, l’aglio schiacciato a cui avrete tolto l’anima, un pizzico di sale grosso e il rosmarino. Far scaldare il tegame senza portare ad ebollizione l’olio, aggiungere gli straccetti di tacchino, irrorare con il succo di limone e cuocere velocemente da una parte e dall’altra. Disporre nei piatti il radicchio rosso, disporre gli straccetti di tacchino con il sughetto che si è formato sul fondo e decorare con un filo di sciroppo di sambuco o melassa. |
SaltimboccaPhoto: Federica Navarria
Ho rivisitato i saltimbocca, profumati colorati, saporiti |
Solo per il gruppo 0 , il cacciatore, il carnivoro
Per 4 persone: 400 gr. di fettine di manzo tagliate sottilissime 5 pomodori ramati maturi 2 rametti di salvia 1 rametto di rosmarino 1 spicchio d’aglio Olio di oliva extravergine Sale marino integrale Pulire la carne da eventuali nervetti e tagliarla a rettangoli regolari possibilmente delle stesse dimensioni. Pelare i pomodori immergendoli per un attimo in acqua bollente. Tagliarli a fettine non troppo sottili, in modo da rimanere compatte, calcolate una fettina di pomodoro per ogni rettangolo di carne. Scegliere le foglie più belle della salvia, ne servirà la stessa quantità dei rettangoli di carne. Preparare i saltimbocca: prendere un pezzetto di carne, appoggiarvi sopra una fettina di pomodoro, una foglia di salvia e fermare con uno stuzzicadenti. In una larga padella scaldare un filo d’olio con l’aglio, il rosmarino e un pizzico di sale grosso, appena l’olio è caldo mettere i saltimbocca senza sovrapporli. Far cuocere per pochissimi minuti, devono cuocere sotto e rimanere leggermente rosati in superficie. La cottura è velocissima. Servire subito, cosparsi con il loro sughetto per modificare. |
Arrosto di tacchino al latte di mandorlePhoto: Federica Navarria
Un delicato arrosto profumato all'elicriso, pianta mediterranea per eccellenza. La cottura lenta nel latte di mandorle rende questo arrosto tenero e morbido avvolto da una salsina con un leggero sentore di liquirizia dato dall'elicriso. Da quando seguo questa alimentazione non mangio più frutta, questo è l’unico modo in cui me la concedo, raramente, abbinandola alla carne. Ho scoperto di amare molto questi sapori. Se preferite evitare la frutta potete tranquillamente ometterla, l'arrosto riesce perfettamente. |
Per tutti i gruppi sanguigni 1 fesa di tacchino da circa 800 gr 2 bicchieri di latte di mandorle naturale, senza zucchero 10 prugne secche con il nocciolo ( a piacere, potete ometterle, viene bene ugualmente ) ½ bicchiere di vino bianco 2 rametti di elicriso 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro 1 chiodo di garofano olio di vinacciolo sale marino Pulire la carne da eventuale grasso o nervi e legarla per tenerla in forma. Metterla in una casseruola con il vino bianco, gli odori e il sale, quando il vino è evaporato aqqiungere il latte di mandorle caldo, coprire con il coperchio e cuocere a fuoco bassissimo per 40 minuti, girando l’arrosto. Aggiungere le prugne e cuocere ancora per mezz’ora sempre a fuoco bassissimo e sempre coperto. Se asciuga troppo aggiungere ancora un po’ di latte di mandorle caldo. Si deve formare un fondo denso ma non deve bruciare. Togliere l’arrosto, slegarlo, tagliarlo a fette e disporlo su un piatto. Snocciolare le prugne, filtrare il fondo rimasto e frullare tutto con il minipimer, anche le prugne. Le prugne potete tranquillamente ometterle. Versare la salsa sull’arrosto e servire. Come contorno ideale una fresca insalatina colorata con puntarelle, asparagi , carote, indivia belga, tutto tagliato a julienne, germogli di alfa alfa ( per i gruppi A e B e AB ) o germogli di ravanello ( per i gruppi 0 e A ) e condito con un'emulsione di olio di vinacciolo e succo di limone. I colori di questa insalatina hanno un effetto benefico sulla psiche. |
Arrosto di tacchino alle albicocchePhoto: Federica Navarria
Ho scoperto la salvia ananas in un garden, subito portata a casa e piantata in giardino. Ha un profumo meraviglioso, sa veramente di ananas e in autunno fa una bellissima spiga di fiori rossi, in un periodo in cui quasi non ci sono più fiori. La trovo fantastica per aromatizzare le carni bianche. |
Adatto a tutti i gruppi Per 4 persone: 1 fesa di tacchino da 500 gr circa 8 albicocche secche 1 rametto di salvia ananas 1 spicchio d’aglio a piacere 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro 1 chiodo di garofano succo di limone ½ bicchiere di vino bianco brodo di verdure (zucchine, carote, coste di bietola, cipolla) olio di semi di vinacciolo Pulire la carne da nervi e grasso e legarla con lo spago. Metterla in una casseruola da forno con il vino e gli odori, sale e un po’ di succo di limone e far marinare per un’ora a temperatura ambiente. Infornare a 200° per mezz’ora poi aggiungere le albicocche, alcune intere, alcune a pezzetti, se necessario aggiungere del brodo di verdura caldo. Nel brodo di verdura, in questo caso preferisco non usare il sedano, ha un profumo troppo forte, andrebbe a coprire la delicatezza dei sapori. Continuare la cottura per 40 minuti rigirando l'arrosto, aggiungendo il brodo, se necessario. Togliere l’arrosto dalla casseruola, filtrare il fondo di cottura togliendo gli odori ma lasciare le albicocche, quelle intere tenerle da parte per decorare. Frullare con il minipiner. Servire l’arrosto tagliato a fette con le albicocche intere e la salsa. In estate potete usare le albicocche fresche ben mature, daranno all’arrosto un sapore speciale! E' un arrosto molto profumato grazie alle albicocche e alla salvia ananas. |
Coscia di pollo alle erbe di campo |
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Photo: Federica Navarria
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Adatta al gruppo 0
Per 4 persone: 2 cosce di pollo con anca disossate 4 salsicce di vitello 1 mazzo di erbette di campo (cicoria, foglie di bietola, borragine, sonchus, tarassaco) 2 rametti di elicriso 1 rametto di rosmarino 1 chiodo di garofano 1 foglia di alloro 2 spicchi d’aglio vino bianco olio di vinacciolo sale marino, pepe Sbriciolare la salsiccia di vitello e mescolarla con qualche foglia di elicriso tritata. Pulire le cosce dal grasso in eccesso, salare leggermente internamente, spolverare con una macinata di pepe e coprire con uno strato di erbette. Mettere al centro la salsiccia, arrotolare ad involtino e legare con lo spago. Condire con gli odori, salare e mettere in una teglia con poco vino. Cuocere in forno a 200° per un’ora circa. Lessare le erbette rimaste, scolarle e ripassarle in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Servire gli involtini tagliati a fette con le verdure. |