Risotto agli stridoliPhoto: Anna Tondini
Aprile è il mese degli stridoli o strigoli, verdura molto conosciuta in Romagna. È una pianta diffusissima e fra le più conosciute, perché con le sue cimette primaverili, raccolte prima della fioritura, si possono preparare delicati risotti, il sugo per le tagliatelle, si possono aggiungere al ripieno per i tortelli e i fiori con cinque petali bianchi con calice a “palloncino” si possono scoppiare, un gioco ben conosciuto dai bambini quando ero piccola … Per mantecare il risotto ho aggiunto del formaggio di capra da fondere, che ho trovato già confezionato a fettine sottili e una noce di ghee. |
Senza glutine Per 4 persone: 320 g di riso Carnaroli 1 mazzetto di stridoli 1l di brodo vegetale 4 fettine di formaggio di capra da fondere ½ bicchiere di vino bianco 3 cucchiai di olio evo 1 scalogno 1 spicchio d’aglio 25 g di ghee Fiori eduli ed erbette per decorare Preparare il brodo di verdura con carota, sedano, cipolla, se avete degli scarti di verdura tipo le foglie del porro o le foglie delle carote vanno benissimo per il brodo, in cucina si butta il meno possibile. Pulire gli strigoli togliendo parte del gambo se è duro, lavarli e tritarli grossolanamente. Tritare l’aglio e lo scalogno e far stufare la metà del trito con due cucchiai di olio, aggiungere gli stridoli, salare e farli cuocere per qualche minuto. Mettere il resto del trito di cipolla e aglio in una casseruola con un cucchiaio d’olio, far stufare e aggiungere il riso, farlo tostare per un paio di minuti e bagnare con il vino. Far evaporare poi bagnare con il brodo bollente, mescolando. A metà cottura aggiungere gli stridoli e portare a cottura aggiungendo il brodo quando necessario. Aggiungere il ghee e il formaggio di capra spezzettato, lasciare mantecare per qualche minuto e servire decorando il piatto con i fiori eduli e le erbette. |
Pane di riso alle carote nerePhoto: Federica Caraboni
Il colore di questo pane è strepitoso, vira dal blu al violaceo, dato dalle carote viola contenute nell’impasto. Di sapore insolito ma buonissimo, ottimo anche per fare le fette biscottate, tagliato a fette e tostato in forno per qualche minuto. Quale colore volete ottenere, più violaceo o bluastro? Se all'impasto aggiungete del bicarbonato il colore virerà al blu, altrimenti sarà sul violaceo, a voi la scelta. Il bicarbonato tende a rendere i colori verso il blu, per ottenere questo colore ho aggiunto una punta di bicarbonato. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 200 g di farina di riso 50 g di farina di quinoa o amaranto (amaranto solo gs 0, A e AB) 120 g di carote nere pesate a crudo 4 cucchiai di olio di riso circa 170 ml di acqua di cottura delle carote nere 20 g di farina di semi di lino 1 albume ½ panetto di lievito di birra 1 cucchiaino di lecitina di soia ½ cucchiaino di sale 1 cucchiaino di zucchero a piacere la punta di 1 cucchiaino di bicarbonato Ricoprire una teglia di carta forno bagnata e strizzata. Pulire le carote viola, tagliarle a pezzetti e lessarle fino a che sono tenere. Conservare l’acqua di cottura. Schiacciare le carote viola con la forchetta e frullarle con l’olio e poca acqua di cottura presa dalla quantità. Far sciogliere il lievito di birra e la lecitina di soia nell’acqua di cottura delle carote rimasta, tiepida, con lo zucchero. Mettere nella planetaria le farine, il lievito con l’acqua, il sale e la crema di carote. Lavorare fino ad avere un impasto omogeneo. Montare l’albume con un pizzico di sale e unirlo delicatamente all’impasto, si ottiene una consistenza tipo ciambella, non troppo morbida. Versare l’impasto nella teglia dandogli la forma desiderata, io ho dato una forma a ciabatta e spolverare con la farina di riso per ottenere un effetto scenografico. Durante la lievitazione sulla superficie si formerà un disegno, ogni volta diverso, quasi una magia. Far lievitare in forno spento con la luce accesa e una ciotolina di acqua calda sul fondo per 1 ora, poi accendere il forno a 180° e cuocere per 40 minuti. |
Riso con la verzaPhoto: Anna Tondini
Qui persistono le giornate fredde, il riso con la verza è l'ideale per riscaldarsi. Ho preparato un buon brodo di verdura con una parte degli scarti, la parte alta delle coste di sedano, quella con le foglie, qualche gambo di finocchio, le foglie verdi del porro, le foglie esterne della verza, quelle verdi e dure e una carota. per me è importante non sprecare, neanche in cucina. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 2 persone: 150 g di riso carnaroli 250 g di verza 2 scalogni brodo di verdura 1 spicchio d'aglio olio evo 1 foglia d'alloro 1 chiodo di garofano pepe nero (no gs A e AB) sale marino integrale Per prima cosa se non l'avete già pronto preparare il brodo di verdura. Potete aggiungere al brodo anche le foglie esterne più dure della verza e le coste centrali delle foglie. Pulire la verza, tagliarla a strisciole fini e farla stufare con un filo d'olio e uno scalogno affettato, l'aglio senza l'anima, il chiodo di garofano e la foglia d'alloro. Quando necessario unire un mestolo di brodo, salare e portare a cottura a fuoco basso per circa mezz'ora. A questo punto prepare il risotto: tritare lo scalogno rimasto e farlo appassire con un filo d'olio, unire il riso e farlo tostare mescolando. Sfumare con il vino, una volta evaporato unire la verza e portare a cottura unendo il brodo di verdura necessario. Circa a metà cottura unire la crema di verza. Quando è pronto, spegnere il fuoco, coprire e lasciare riposare il riso per qualche minuto. Servire con una macinata di pepe. |
Pancake di quinoa con uva sultanina bioPhoto: Anna Tondini
Per una super colazione ho preparato questi pancake di quinoa senza zucchero, che ho accompagnato con la confettura di uva sultanina bio, raccolta nel mio orto. Ho profumato la confettura con la vaniglia per renderla ancora più golosa, si può resistere? |
Senza glutine Senza latticini Per 10 pancake: 100 gr di farina di quinoa 100 ml di latte di mandorle senza zucchero 1 uovo 1 cucchiaio di olio di semi di vinacciolo 1 cucchiaio di farina di carrube 1 cucchiaio semi canapa decorticati 1/2 cucchiaino di cremor di tartaro 1/2 cucchiaino di bicarbonato buccia di limone grattugiata un pizzico di sale 1 cucchiaio di confettura di uva sultanina bio Montare a neve l’albume con un pizzico di sale. Sbattere con la frusta il tuorlo con lo zucchero, la buccia di limone e l’olio, unire la farina di quinoa, alternandola al latte, la farina di carrube setacciata con il lievito e i semi di canapa. Alla fine unire delicatamente gli albumi. Scaldare una padellina antiaderente unta di olio con carta cucina e cuocere i pancake a cucchiaiate, a fiamma bassa, coperti con un coperchio. Girarli quando iniziano a fare le bollicine. Cospargere con la confettura di uva sultanina. Ideali per la colazione. |
Focaccia di grano saraceno con l'acqua fermentataPhoto: Anna Tondini
La lievitazione con l'acqua fermentata è una tecnica con origini molto antiche, si usa da sempre in Asia e in altre parti del mondo. Con questo procedimento si ottiene un’acqua fermentata aromatizzata che dona un aroma gradevole agli impasti, a seconda del vegetale che si usa per la fermentazione, che si tratti di frutta o verdura. Questa tecnica permette tempi di lievitazione più lunghi senza creare un eccesso di acidità e permette di eliminare o ridurre il lievito di birra. In questo caso usando la farina di grano saraceno, una farina senza glutine, ho aggiunto una piccola quantità di lievito di birra per avere una lievitazione ottimale. Per l’acqua fermentata si possono usare frutta o verdura, erbe o fiori eduli con l’aggiunta di una percentuale di zuccheri, meglio se non trattati, tipo zucchero grezzo. Si ottiene una bevanda gasata, dopo alcuni giorni l’acqua fermentata è pronta, quando la frutta galleggia nel vaso significa che l’acqua fermentata è pronta. Quando l’acqua fermentata è pronta dovrebbe avere un PH di 4 come il lievito naturale. L’acqua fermentata può essere usata per un prefermento e come sostituto dell’acqua nell’impasto. |
Per gs 0 e A Senza glutine Tempo di preparazione: 18 ore di lievitazione per il lievitino + 2 ore e 40 minuti per la preparazione e cottura Difficoltà 2 Per il lievitino: 150 di farina di saraceno fine 5 di lievito di birra 200 di acqua fermentata di carote 10 di zucchero Per l’impasto: 200 di farina di saraceno fine 60 di olio 160 ml d’acqua fermentata di carote 1 cucchiaino di lecitina di soia 1 cucchiaino di farina di semi di carrube 1/2 cucchiaino di sale Rosmarino Sale grosso Olio, acqua per la salamoia Per l'acqua fermentata: 1 l d’acqua 400 g di carote 1 cucchiaio di zucchero Per la frutta sono consigliate le prugne, l’uva, uvetta secca, pere, mele, albicocche, pesche… Per la verdura scegliere tra carote, zucchine, rape rosse… Pulire le carote, tagliarle a pezzetti e metterle a fermentare in un barattolo di vetro con il tappo a vite (tipo twist off) con l’acqua e lo zucchero per 7 giorni agitando mattina e sera a temperatura ambiente. È consigliabile mettere un contenitore sotto al barattolo, durante la fermentazione potrebbe uscire un pochino di liquido. Filtrare, l’acqua fermentata è pronta da usare, si può conservare in frigorifero per circa 15 giorni agitando di tanto in tanto. Le carote scolate si possono mangiare condite con olio e sale, sono buonissime, sono leggermente frizzantine! La frutta e la verdura usate per preparare l'acqua fermentata si possono anche frullare per fare delle salse da usare come antipasto o come accompagnamento alle carni. Preparare il lievitino mescolando la farina con lo zucchero, il lievito di birra sbriciolato e l’acqua fermentata. Coprire con pellicola e far lievitare per 18 ore a cica 25°. Lavorare nella planetaria la farina di saraceno, l’olio, la lecitina di soia, la farina di semi di carrube, il sale, e l’acqua fermentata. Aggiungere il lievitino e lavorare per 10 minuti con il gancio iniziando da velocità 2 fino a 4. Si ottiene un impasto morbido. Far lievitare in forno spento con la luce accesa da 1 ora e ½ a 2 ore. Emulsionare l’olio con l’acqua, poi fare le fossette con le dita distribuendo l’emulsione, cospargere con il sale e aghi di rosmarino. Cuocere a 180° per 30-40 minuti Il risultato è ottimo, la focaccia è ben lievitata e profumata. |
Schiacciatina di quinoa ai pomodorini colorati, feta, olio aromatizzato al timo e mielePhoto: Federica Caraboni
A me piace molto la schiacciatina, è buona in ogni modo, bella croccante, ma in questa versione con i pomodorini colorati, la feta, il profumo del timo e il miele è veramente squisita, irresistibile! Oltre ai conosciuti pomodorini siciliani, in Italia si trovano tante altre varietà, meno conosciute ma tutte buonissime. I pomodorini colorati hanno un sapore intenso, alcune varietà, come il pomodorino nero sardo, sono ricche di antiossidanti, utili contro la formazione di radicali liberi. Un altro pomodorino colorato tipico delle nostre regioni è il pomodorino giallo pugliese, la sua caratteristica è la delicatezza, è un pomodorino privo di acidità. In questa ricetta ci sono tutti i profumi della cucina mediterranea. Mangiamo italiano per aiutare la nostra economia. |
Per gs 0 e AB Senza glutine Per una schiacciatina: Per la schiacciatina: 100 g di farina di quinoa denaturata 100 ml d’acqua 3 cucchiai d’olio di vinacciolo ½ cucchiaino di cremor di tartaro ½ cucchiaino di inulina la punta di un cucchiaino di bicarbonato Qualche goccia di succo di limone 1/3 di cucchiaino di sale Per farcire: Pomodorini colorati ½ fetta di feta 1 cucchiaio di miele di acacia 1 rametto di timo 2 cucchiai di olio (aromatizzato con il timo) Mettere il rametto di timo nell’olio, in modo da ottenere l’olio aromatizzato. Preparare una teglia ricoperta di carta forno. Setacciare la farina di quinoa con il cremor di tartaro, l’inulina e il bicarbonato e impastare il tutto con l’acqua, l’olio e il succo di limone. Stendere l’impasto sulla carta forno, in uno strato sottile, (non unta e non bagnata, altrimenti assorbe l’olio e l’umidità e diventa molliccia) formando un cerchio e cuocere a 200° per circa 20 minuti controllando la cottura. Intanto tagliare i pomodorini a fettine, condirli con l’olio aromatizzato al timo, salarli e farli insaporire. Sciacquare la feta sotto all’acqua corrente e tagliarla sottile. Quando la focaccia è pronta distribuirvi sopra i pomodorini con l’olio aromatizzato, e la feta, e condire con un filo di miele e il sugo dei pomodorini. Mangiare subito la focaccia, ancora tiepida, buonissima! |
Mini focaccine ai fiori di rosmarinoPhoto: Anna Tondini
Il colore dei fiori del rosmarino mi affascina, mi ricorda il cielo e il mare. Il nome rosmarino significa, appunto, rugiada del mare. In tutte le tradizione questa pianta è associata alla gioia e al coraggio, e ha tantissime proprietà benefiche. I suoi fiori tenuti all'altezza del cuore donerebbero la felicità! Una pianta davvero magica. Uscire i giardino e trovare la pianta coperta di fiori e di api, per me è un piacere per l'anima, quasi mi dispiace tagliare un rametto per utilizzarlo in cucina. L'idea di utilizzare i fiori di rosmarino mi girava in testa da un po', pensavo a qualcosa di rustico, magari una focaccia, ma troppo scontato, poi si è accesa la lampadina, delle mini focaccine sarebbero perfette. le ho sperimentate ed eccole qua. Buone e profumate, pratiche per realizzare anche dei sandwich. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 150 g di farina di riso 30 g di farina di mandorle 60 ml di olio di semi di vinacciolo 40 ml di latte di mandorle al naturale 1 uovo Un cucchiaio di fiori di rosmarino 1 cucchiaino di lievito per salati La punta di un cucchiaino di bicarbonato Un pizzico di sale Setacciare le farine con i lieviti. Montare l’uovo con il sale fino ad averlo bello gonfio, unire l’olio e il latte, montando ancora, poi unire le farine e i fiori di rosmarino. Si ottiene una frolla morbida, se necessario aggiungere ancora pochissimo latte di mandorle. Avvolgere la frolla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per mezz’ora. Preparare una teglia ricoperta di carta forno. Accendere il forno a 180°. Prendere la frolla e ricavarne tante palline, disporle sulla teglia e schiacciarle con la punta delle dita. Cuocere per circa 25 minuti, fino a che sono leggermente dorate. Ottime ancora tiepide con una crema di verdure, oppure con affettato di tacchino, secondo la vostra fantasia… |
Schiacciatina di quinoa e riso al rosmarinoPhoto; Federica Navarria
Vi è mai capitato di sentire di dover fare una determinata cosa?Oggi sentivo di dover andare alla Rinascente. Sono alla ricerca di attrezzi e stampi per i dolci, quindi tappa obbligatoria è il reparto casalinghi! Avete presente il reparto casalinghi della Rinascente di corso Vittorio Emanuele a Milano? Mi sento come una bimba nel paese dei balocchi! Ora c'è l'allestimento Natalizio, di quelli da sogno, mentre ero persa ad osservare gli addobbi sento una voce, mi giro e... vedo Csaba dalla Zorza, una presentazione su come apparecchiare la tavola, cosa desiderare di più??? Ascoltare Csaba è un piacere, riesce a rendere tutto semplice e naturale, con la sua grazia innata. Farò tesoro dei suoi consigli, mi sono resa conto degli errori fatti anche nella presentazione delle ricette, a volte veramente banali, a cui non prestavo attenzione. Sono grata per questo incontro. Come trovate la presentazione di questa schiacciatina? |
Per tutti i gruppi sanguigni Senza glutine 200 g di farina di quinoa termotrattata 100 g di farina di riso circa 300 ml di acqua 4 cucchiai di olio ½ cucchiaino di sale 1 e ½ cucchiaino di cremor di tartaro la punta di un cucchiaino di bicarbonato 1 cucchiaino scarso di inulina 1 rametto di rosmarino semi a piacere (sesamo, lino, o altro) Preparare una teglia ricoperta di carta forno unta. Mettere la farina in una ciotola e impastare con tutti gli ingredienti, si ottiene un impasto morbido. Stendere con un cucchiaio sulla carta forno, livellare con una spatola formando uno strato molto sottile, cospargere la superficie con aghi di rosmarino e semi a piacere e cuocere a 200° per circa 15 minuti, finchè la schiacciatina diventa dorata. Buonissima! |
Risotto alla rapa rossaPhoto: Federica Navarria
Un bel risotto colorato per queste giornate grigie. Le rape rosse sono ricostituenti, l'alimento giusto per affrontare le prime giornate di freddo. |
Tempo di preparazione e cottura circa 30 minuti Difficoltà 2 Per tutti i gruppi sanguigni Senza glutine Senza latticini Per 2 persone: 160 g di riso 200 g di rape rosse cotte ½ cipolla rossa brodo di verdura ¼ di bicchiere di vino bianco olio di vinacciolo sale marino integrale Pulire e affettare la cipolla e farla appassire in una casseruola con un filo d’olio e un piccolo mestolo di brodo di verdura. Quando la cipolla diventa trasparente unire il riso, farlo tostare qualche minuto, sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare mescolando. Bagnare con il brodo di verdura bollente. Tagliare le barbabietole a cubetti e frullarle con un mestolo di brodo, aggiungerle al riso e portare a cottura bagnando con il brodo, se necessario. Regolare di sale e servire. |
Zuppa di noodles con bocconcini di carne marinati e peperoniPhoto: Federica Caraboni
Benvenuto autunno! Con questa zuppa di noodles dai profumi orientali rendo onore all'Autunno. I colori caldi tipici del periodo invogliano a prendersi tempo per sè stessi, con calma e lentezza, come solo alla domenica si può fare, una pausa nella vita frenetica della settimana. |
Per gs 0 e B Senza glutine Senza latticini per 4 persone: circa 400 g di petto di pollo o di tacchino 1 pezzetto di zenzero fresco di circa 3 cm 2 rametti di erba cedrina 1 cucchiaino di farina di riso 250 ml di latte di mandorle brodo di pollo (gs 0) o brodo di verdura (gs B) 120 g di noodles di riso 1 cucchiaio di curry 1 cucchiaino di curcuma 4 peperoncini corno dolci 1 cipollotto fresco peperoncino piccante a piacere olio di riso sale, pepe Tagliare il petto di pollo o tacchino a bocconcini, metterlo in una ciotola e farlo marinare con l’erba cedrina, lo zenzero tagliato a fettine sottilissime e un filo d’olio. Lasciarlo marinare per qualche ora. Sgocciolarlo dalla marinata, salarlo, spolverizzarlo con la farina di riso e mescolare con le mani. Scaldare 4 cucchiai di olio in un wok, soffriggervi velocemente i bocconcini di carne in modo che risultino rosolati all’esterno ma non ancora cotti internamente. Tenerli da parte. Pulire i peperoni e tagliarli a rondelle, tagliare anche il cipollotto e farli saltare velocemente nel wok con il fondo di cottura della carne. Versare il latte di mandorle e il brodo bollenti, il curry e la curcuma, qualche foglia di erba cedrina, lo zenzero, un pizzico di peperoncino, sale e pepe. Portare a bollore, unire la carne e cuocere per 5 minuti. Regolare di sale. Cuocere i noodles di riso secondo le indicazioni, scolarli e unirli alla zuppa. Far insaporire e servire. |
Lutefisk norvegese (toast alla norvegese) con dip di piselli e crema di mandorlePhoto: Federica Navarria
Un'idea per la colazione salata, Il classico toast norvegese a base di salmone e uova con due salse come da tradizione, una salsa verde e una salsa chiara. Ora, con il caldo potete mettere solo il dip di piselli, una salsa fresca indicata per l’estate, è ottima con il carpaccio di salmone, sui crackers, sulle verdure: pomodorini, sedano… La salsa chiara è la crema di mandorle fatta in casa, una crema a base di sole mandorle che può essere utilizzata in numerose ricette, sia dolci che salate. Facilissima da preparare è un carica di energia, ottima a colazione su una fetta di pane. Il lutefisk con le due salse è l'ideale per l'inverno. Vi lascio la ricetta voi scegliete a quale salsa abbinarlo. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Tempo di preparazione 40 minuti + il tempo di riposo in frigorifero Difficoltà 2 Per 4 toast: 4 fette di pane di quinoa e chufa o altro pane a piacere in base al vostro gruppo sanguigno 4 uova 100 g di salmone al naturale (non affumicato) insalatina mista Per il dip di piselli: 150 gr. di piselli anche surgelati 6 foglie di menta fresca 2 cucchiai di panna di soia 1 piccolo cipollotto fresco, o un piccolo scalogno (è più dolce) 4 foglie di insalata riccia verde 1 cucchiaino di paprica dolce, facoltativo (solo per i gruppi 0, B e AB) olio evo Sale marino integrale La salsa bianca è una crema di mandorle home made: 100 g di mandorle con la buccia o spellate, come preferite erba cipollina zest di limone e pompelmo rosa prezzemolo o cerfoglio Preparare la crema di mandorle: disporre le mandorle su una teglia ricoperta di carta forno, scaldare il forno a 160° e farle tostare per 10 minuti. Versare le mandorle ancora calde nel robot da cucina e iniziare a frullare, ad intermittenza per non surriscaldare il robot. Pulire con una spatola o un cucchiaio i bordi del mixer dalle mandorle rimaste attaccate. All’inizio le mandorle formeranno una farina fine, poi mano a mano diventeranno un composto compatto e infine, continuando a frullare si otterrà una crema morbida e fluida. Versare la crema in un barattolo di vetro e farla raffreddare in frigorifero. Al momento di consumarla mescolarla bene, la parte più densa tenderà a depositarsi sul fondo e la parte oleosa resterà in superficie. Preparare il dip di piselli: lessare i piselli in acqua bollente per 10 minuti, scolarli e lasciarli raffreddare. Mettere tutti gli ingredienti nel mixer, i piselli, l’insalata spezzettata, il cipollotto tagliato, gli odori, la panna di soia, olio e sale e frullare per qualche minuto fino ad avere un composto omogeneo. Aggiustare di sale. Lavare l’insalatina e scolarla. Far tostare le fette di pane e disporle nei piatti, spalmare un velo di dip di piselli e crema di mandorle sul toast e disporre a strati l’insalatina e le fette di salmone. Cuocere le uova all’occhio di bue in un padellino antiaderente leggermente oliato. Salarle, disporle sul toast e decorare con le zest di limone e pompelmo rosa e l’erba cipollina. |
Sformatini nei fiori di zucca profumati al basilicoPhoto: Federica Navarria
Quando si dice mettere il sole nel piatto! Il giallo è il colore del sole e dell'oro, mette allegria, simboleggia il sole di mezzogiorno e ha un effetto stimolante. Gli alimenti che irradiano raggi gialli aiutano il processo digestivo agendo sul fegato, mettiamo il giallo nel piatto! Questi sformatini di pasta sono avvolti da croccanti fiori di zucca. La crema di zucchine rende l'interno cremoso e avvolgente creando un piacevole contrasto. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Tempo di realizzazione: 20 minuti + 20 minuti di cottura Difficoltà: 2 Per 4 sformatini: 80 g di spaghetti di riso integrale 1 carota 1 zucchina 12 fiori di zucca 1 scalogno rape rosse e insalatina per servire basilico sale marino integrale Per la crema di zucchine: 2 zucchine 1 scalogno 1 spicchio d’aglio 1 rametto di maggiorana olio di vinacciolo Pulire i fiori di zucca eliminando il pistillo. Aprirne 8 a ventaglio e tagliare a striscioline gli altri. Affettare lo scalogno, grattugiare la zucchina e la carota con la grattugia per verdura a fori grossi poi farle appassire in padella con un filo d’olio, salare e unire i fiori di zucca tagliati, girare e unire il basilico spezzettato. Preparare la crema di zucchine: grattugiare le zucchine e affettare lo scalogno, stufarle velocemente con olio, l’aglio schiacciato, sale e un goccio di acqua. Unire la maggiorana, eliminare l’aglio e frullare il tutto. Cuocere la pasta secondo le istruzioni tenendo indietro la cottura, scolarla e condire con le verdure, una parte della crema di zucchine e un filo d’olio. Oliare 4 stampini, foderarli con i fiori di zucca aperti a ventaglio ricoprendo bene il fondo e facendoli sbordare leggermente, ne serviranno 2 per ogni stampino. Riempire con gli spaghetti. Chiudere con i fiori di zucca che sbordano dallo stampino e cuocere a 180° per 20 minuti circa. Servire gli sformatini su fettine di rapa rossa cruda e insalatina. Servire a parte la crema di zucchine. |
Panini di farina di riso e amaranto alla rapa rossaPhoto: Federica Navarria
Cos’è per voi il pane, cosa rappresenta nella vostra vita? Pe me il pane è magia, il pane ha una propria anima, l’impasto prende forma sotto alle mani, lievita e cambia aspetto. Vederlo lievitare mi affascina, vedere il disegno che si forma sulla superficie durante la lievitazione, molto scenografico e diverso ogni volta, mi fà impazzire! In particolare mi piacciono gli impasti colorati naturalmente usando la capacità tintoria delle verdure. E la sorpresa quando si taglia, vedere il colore, anche questo sempre leggermente diverso, e il profumo che si sprigiona dal forno durante la cottura.. e il piacere di mangiarlo ancora tiepido, fragrante, e condividerlo con le persone care… Questo abbinamento con farina di riso e amaranto e rapa rossa diventa un equilibrio di profumi e sapori unico e inconfondibile Gli incredibili colori della rapa rossa, la natura stupisce per la bellezza...
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Per gs 0, A e AB Senza glutine Senza latticini Vegan Per 4 panini: 200 gr. di farina di riso integrale 50 gr. di farina di amaranto, meglio se denaturata 20 gr. di farina di semi di lino (o semi di lino frullati) 100 gr. di rapa rossa lessata (va bene anche precotta) circa 150 ml. di acqua (o acqua di cottura delle rape se le lessate voi) 4 cucchiai di olio di vinaccioli per ottenere il colore della foto ho aggiunto anche 1 cucchiaio di farina di rape rosse ½ cucchiaino di farina di semi di carrube 12 gr. di lievito di birra fresco 1 cucchiaino di zucchero 1 pizzico di bicarbonato ½ cucchiaino di sale
Frullare la rapa rossa precotta con l’olio e 50 ml. di acqua. Se usate le rape fresche, pulitele e lessatele fino a che sono morbide. In questo caso conservate l'acqua di cottura da usare per l'impasto. Sciogliere il lievito di birra sbriciolato, lo zucchero e il bicarbonato nella restante acqua tiepida. La quantità di acqua necessaria dipende da quanto assorbe la farina, questo cambia di volta in volta a seconda del grado di umidità della farina. Disporre le farine in una ciotola capiente, unire il sale, versare al centro la crema di rapa rossa e iniziare a impastare unendo l’acqua con il lievito. Lavorare bene l’impasto con il lievito, oppure usate la planetaria. Coprire la ciotola con la pellicola e far lievitare in forno spento con la luce accesa e una ciotolina di acqua calda sul fondo per 1 ora. Preparare una teglia ricoperta di carta forno spolverata di farina di riso. Spolverare il piano di farina di riso e riprendete l’impasto, versarlo sul piano e dividerlo in quattro parti senza lavorarlo e toccandolo il meno possibile. Rotolare i panini nella farina, disporli sulla placca del forno e far lievitare ancora in forno spento per 40 minuti. Durante la lievitazione sulla superficie infarinata si forma un disegno molto scenografico, diverso ogni volta! Togliere i panini dal forno e copriteli con un panno caldo per non disturbare la lievitazione. Scaldare il forno portando la temperatura a 200° e cuocere i vostri panini per 25 minuti. Controllare la cottura, in superficie si deve formare una bella crosticina e l'interno deve essere asciutto, non molle, se necessario lasciarli in forno ancora per 5 minuti, Spegnere il forno e lasciarli raffreddare nel forno con lo sportello socchiuso. Sono buonissimi, provare per credere. |
Crostata di riso con ratatouille di verdure e feta.Photo: Federica Navarria
Oggi pubblico questa crostata di riso colorata, decorata con fiori di zucca croccanti, come benvenuto alla primavera. Una bordo croccante di riso e tante verdure colorate insaporite dal profumo del basilico e dalla feta. Naturalmente senza glutine. A piacere potete eliminare la feta e fare una crostata vegetariana. |
Per gs 0, A e AB 200 gr. di riso arborio 3 uova 12 olive verdi snocciolate 4 fiori di zucca 1 fetta di feta 1 ciuffo di basilico Per la ratatuille: 1 zucchina 1 carota 1 cipollotto olio di vinacciolo sale Tagliare le olive a rondelle. Lessare il riso in acqua salata, scolarlo al dente e farlo raffreddare sotto all’acqua corrente fredda. Versarlo in una ciotola e unire le uova sbattute, un pizzico di sale, un filo d’olio e le olive. Ricoprire di carta forno uno stampo da cm.19x26, oliarla leggermente e stendere uno strato di riso sul fondo e le pareti. Appoggiandoci sopra un altro foglio di carta forno bagnato e strizzato compattare il riso lasciando il foglio di carta. Cuocere a 200° per 15 minuti, poi togliere la carta e proseguire la cottura per altri 10 minuti. E’ pronta quando in superficie di forma una crosticina croccante. Pulire i fiori di zucca eliminando il pistillo, aprirli a ventaglio, pennellarli di olio, adagiarli sulla teglia ricoperta di carta forno e cuocerli in forno per 10 minuti, finchè diventano croccanti. Pulire le verdure, tagliarle a fette oblique e farle stufare in padella per 5-6 minuti con un filo d’olio, un goccio d’acqua e un pizzico di sale. Lasciarle intiepidire Lavare la feta, tagliarla a dadini e mescolarla alle verdure, condire con un filo d’olio e il basilico spezzettato. Riempire la base di riso con le verdure e la feta e decorare con i fiori di zucca. |
Ravioli dolci di CarnevalePhoto: Federica Caraboni
Tutti gli anni a Carnevale preparo questi deliziosi dolcetti, questa è una di quelle ricette super collaudate, modificata nel tempo a seconda delle intolleranze dl momento e riesce sempre bene. Questi ravioli dolci sono facili e veloci da preparare, sono leggeri, si cuociono in forno, quindi niente sgradevoli odori di fritto in cucina. Voi come vivete il Carnevale? Vi piace mascherarvi? Per me è un po’ come tornare bambina. Nella commedia dell’arte le maschere diventano costumi a ricoprire tutto il corpo. Le maschere vengono utilizzate nel teatro tradizionale di tutto il mondo. Nella foto una mia interpretazione del costume del '700, il mio periodo storico preferito. Photo: Marcella Migliore
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Per tutti gs Senza glutine Senza latticini Per la pasta: 150 gr. di farina di grano saraceno (solo gs 0 e A) o farina di quinoa (per tutti i gs) 30 gr. di farina di mandorle 80 gr. di zucchero 50 gr. di olio di vinacciolo circa 50 gr. di latte di mandorle 1 uovo buccia di limone grattugiata ½ cucchiaino di cremor di tartaro 1 pizzico di bicarbonato 1/2 cucchiaino di inulina 1 pizzico di sale marmellata di albicocche per farcire, meglio se fatta in casa Alkermes zucchero a velo Ricoprire una teglia di carta forno. Setacciare le farine sul piano di lavoro, fare la fontana al centro e mettere lo zucchero, la buccia di limone grattugiata, l’uovo, l’olio, il sale, l’inulina, il bicarbonato e il cremor di tartaro. Aggiungere il latte di mandorle sufficiente ad ottenere un impasto lavorabile ma non morbido. Impastare rapidamente il tutto, lavorare fino ad avere un impasto omogeneo, avvolgere nella pellicola e mettere a riposare in frigorifero per mezz’ora. Stendere la pasta con il mattarello in modo da formare una sfoglia dello spessore di mezzo centimetro e ritagliare dei dischetti di 6-7 cm. di diametro. Mettere su ogni dischetto ½ cucchiaino di marmellata di albicocche e chiudere il dischetto a forma di mezzaluna. Premere bene il bordo con le dita per evitare che fuoriesca il ripieno e disporre i biscotti sulla teglia del forno. Cuocere a 180° per 15 minuti. Sfornare, spruzzare con l’Alkermes e cospargere di zucchero a velo. |
Tortini al cioccolato con coulisse di lamponi Photo: Federica Caraboni
Cosa preparate alla vostra dolce metà a San Valentino? Con un questi tortini al cioccolato e lamponi la seduzione è assicurata. Il profumo caldo e avvolgente del cioccolato stimola i sensi, il rosso dei lamponi accende la passione. Per me la cucina è amore, creare le ricette con le proprie mani, vederle prendere forma, lievitare, sentire il profumo che si sprigiona dal forno è magia pura! Cucinare per la persona amata crea energia positiva, l’intento è rivolto alla persona amata con il desiderio di sorprenderla piacevolmente. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 2 tortini: 75 gr. di cioccolato fondente 50 gr. di olio di vinacciolo 30 gr. di farina di saraceno (solo gs 0 e A) o farina di quinoa per tutti i gruppi sanguigni 30 gr. di zucchero a velo ( home made, frullare lo zucchero semolato fino a ridurlo in polvere) 4 gr. di cremor di tartaro 1 pizzico di bicarbonato ½ cucchiaino di inulina 2 lamponi 1 pizzico di sale Per la coulisse di lamponi: 150 gr. di lamponi 1 cucchiaio di zucchero succo di limone Preparare i cuori di cioccolato per la decorazione: far sciogliere il cioccolato a bagnomaria, metterlo in un cono di carta forno e disegnare dei cuoricini su un foglio di carta forno. Lasciarli raffreddare e preparare i tortini. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Montare i tuorli con lo zucchero con le fruste elettriche per 10 minuti con un pizzico di sale, unire l’olio e il cioccolato fuso continuando a montare. Unire anche la farina setacciata con i lieviti e l’inulina e mescolare. Montare gli albumi e unirli al composto. Oliare e spolverare leggermente di zucchero 2 stampini da muffin, versare il composto, affondare un lampone al centro e cuocere per 20 minuti a 180°. Sfornare e lasciare raffreddare. Per la coulisse di lamponi lavare e scolare i lamponi, metterli nel boccale del mixer con lo zucchero e qualche goccia di succo di limone e frullare. Staccare con molta delicatezza e attenzione i cuori di cioccolato dalla carta. Servire i tortini sulla coulisse di lamponi e decorare con i cuoricini di cioccolato. Se volete creare un effetto veramente scenografico poggiate i cuoricini di cioccolato sul piatto e riempiteli all’interno con gelatina di lamponi, l’effetto è bellissimo!!! NOTA: questi tortini sono ottimi anche serviti tiepidi. La coulisse di lamponi generalmente è una salsa cotta, in questa ricetta io la propongo cruda per esaltare il sapore dei lamponi. |
Torta di zucca speziataPhoto: Federica Navarria
Per la ricetta di Natale condivido con voi un racconto di Rossella Giardini scrittrice di mondi invisibili Miss Puppet.. amava danzare mentre fiocchi di neve leggeri le facevano da sfondo nel suo incedere elegante dove guanti, fiocchetto e scarpette da ballo le davano un tocco bon ton...il tutto armonioso.. lontano scanditi i rintocchi di campane a festa, presagivano l'imminente arrivo del Natale era più facile chiedere doni..chiuse gli occhi ...prego' babbo natale..fa che il mio amico Super Cat tolga quell'orrore di abito e si vesta con abiti adeguati alla sua eta'...fu accontentato.. super Cat ebbe abiti normali adeguati..ma..improvvisamente nella sua mano apparve un gioco che con amore aveva nascosto..semplicemente un simbolo.. il mai diventar grande per percorrere i sogni delle fiabe...Ross Una curiosità sulla zucca: lo sapete che la zucca è anche una potente calamita per attirare il denaro?
Le spezie di questa torta, cannella, zenzero e noce moscata favoriscono il benessere economico. Una ragione in più per preparala durante le Festività! Se usate la varietà delica la torta viene meno colorata, basta aggiungere un pizzico di curcuma in più per dare colore all’impasto. |
Per gs 0, A e AB Per le spezie il gs 0 può usare solo i chiodi di garofano e la curcuma. Senza glutine Senza latticini Per uno stampo da plumcake da cm.10 x 22 250 gr. di zucca cruda già pulita preferibilmente la varietà delica 90 gr. di farina di quinoa 60 gr. di farina di mandorle 100 gr. di zucchero 2 uova 50 ml. di olio di vinacciolo circa 30 ml. di latte di mandorle al naturale 1 bicchierino di liquore all’uovo 4 gr. di cremor di tartaro la punta di un cucchiaino di bicarbonato ½ cucchiaino di inulina (circa 3 gr.) 1 pezzetto di zenzero fresco da 2 cm 1 pizzico di cannella (no gs 0) 1 grattugiata di noce moscata (no gs 0) 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere 1 pizzico di curcuma 1 pizzico di sale buccia di limone grattugiata 1 cucchiaio di zucchero da spolverare sulla torta semi di zucca Per questa torta ho usato uno stampo da plumcake da cm. 10 x 22 Cuocere la zucca in forno tagliata a pezzettoni e lasciarla intiepidire. Se usate la varietà delica che è meno acquosa potete cuocerla a vapore. Frullarla per ottenere una crema. Setacciare la farina di quinoa e di mandorle con il cremor di tartaro, il bicarbonato e l’inulina. Montare le uova per 10 minuti con lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungere l’olio continuando a montare. Unire delicatamente la crema di zucca, la buccia di limone alternandola alle farine e le spezie, il liquore e il latte di mandorle. A seconda della consistenza della zucca può non essere necessario mettere tutta la quantità di latte indicata. Mescolare per avere un impasto omogeneo e morbido. Pennellare lo stampo di olio. Versare nello stampo, cospargere con lo zucchero e i semi di zucca e cuocere a 180° per 40 45 minuti. Controllare la cottura, al centro deve restare umido. Servire il plumcake tagliato a fette. A piacere potete ricoprire il plumcake con una glassa al cioccolato e sostituire i semi di zucca con mandorle a lamelle |
Plumcake di zucca al cioccolatoPhoto: Federica Navarria.
Dolcetto o scherzetto, cosa preparate di buono per Halloween? Io preparo questa torta alla zucca e cioccolato fondente con farina di quinoa integrale. Un abbinamento vincente! Qualche curiosità sulla zucca. Le zucche vuote, intagliate con gli occhi e la bocca, e illuminate all’interno da una candela dovevano servire a spaventare e a far fuggire il male. Durante la festa di Samhain la zucca simboleggia la fertilità della terra, ma le zucche, quelle rotonde, arancioni, tipiche di Halloween, sono anche il simbolo della Dea Madre. |
Per gs 0, A e AB Senza glutine Senza latticicni Per uno stampo da plumcake da cm.10 x 22: 150 gr. di zucca già pulita 100 gr. di farina di quinoa integrale 50 gr. di farina di mandorle 100 gr. di zucchero 100 gr. di cioccolato fondente al 75% 30 gr. di uvetta 2 uova 40 ml. di olio di vinacciolo 20 ml. di latte di mandorle al naturale 4 gr. di cremor di tartaro la punta di un cucchiaino di bicarbonato ½ cucchiaino di inulina (circa 3 gr.) 1 pizzico di sale buccia di limone grattugiata 1 cucchiaio di zucchero per spolverare sopra mandorle a lamelle Per la crema di zucca: 150 gr. di zucca 1 cucchiaio di zucchero 1 cucchiaio di latte di mandorle 1 cucchiaio di rum oppure qualche goccia di aroma al rum Sbucciare la zucca, tagliarla a pezzetti e cuocerla a vapore nella pentola a pressione, oppure cuocerla al forno, cuocere allo stesso modo anche la zucca occorrente per la crema tenendole divise Prendere la zucca per la torta ancora calda e schiacciarla bene con una forchetta, aggiungere il cioccolato fondente spezzettato mescolando con una spatola per farlo sciogliere. Si ottiene una crema. Mettere a bagno l’uvetta in acqua calda. Setacciare la farina di quinoa e di mandorle con il cremor di tartaro, il bicarbonato e l’inulina. Scolare l’uvetta e strizzarla. Montare le uova per 10 minuti con lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungere l’olio e il latte di mandorle continuando a montare. Unire delicatamente la crema di zucca e cioccolato e la buccia di limone alternandola alle farine. Unire anche l’uvetta passandola prima nelle farine per non farla affondare. Mescolare per avere un impasto omogeneo e morbido. Pennellare di olio lo stampo da plumcake, io ho usato uno stampo usa e getta di carta. Versare nello stampo, cospargere con lo zucchero e le mandorle a lamelle e cuocere a 180° per 40 minuti. Controllare la cottura, al centro deve restare umido. Per la crema di zucca frullare tutti gli ingredienti fino ad attenere una crema liscia. Servire il plumcake tagliato a fette sulla crema di zucca. |
Frittelle di riso aromatizzate alla salvia ananasPhoto: Federica Caraboni
Con la preziosa collaborazione dello chef Francesco Cardone Conoscete le frittelle di riso? Ottime per la colazione salata, si possono abbinare all'affettato di tacchino, meglio se home made, o al salmone non affumicato. In casa mia si preparavano in inverno quando si cucinava il riso nel latte. Al riso avanzato il giorno dopo si aggiungevano uova e farina, e aromi, di solito cannella o buccia di limone, a volte si preparavano salate, a volte dolci unendo uvetta e spolverandole di zucchero a velo. L'Artusi propone due versioni delle tradizionali frittelle di riso, una semplice e una più elaborata con l'aggiunta di uvetta e pinoli, ma entrambe in versione dolce. Chi segue l'alimentazione dei gruppi sanguigni sa bene quanto l'abbinamento del riso con gli zuccheri sia scorretto, qui vi propongo una versione della ricetta tradizionale salata ma aromatizzata con la salvia ananas. L'aroma di questa salvia si abbina bene al riso bianco, si aggiunge all'ultimo momento a fuoco spento. La salvia ananas è una pianta poco conosciuta, molto bella e decorativa per il verde intenso delle foglie e la fioritura a spiga di un bel rosso acceso. Fiorisce verso la fine dell'autunno quando ormai si trovano poche fioriture. In cucina si utilizzano sia le foglie che i fiori. Ha le stesse proprietà digestive della comune salvia. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 100 gr. di riso basmati 400-500 ml. di latte di mandorle al naturale 50 gr. di farina di riso 2 uova 3 ciuffetti di salvia ananas una manciata di fiori di borragine 2 cucchiai di olio di riso sale marino integrale Cuocere il riso in 400 ml. di latte bollente e un pizzico di sale fino a completo assorbimento del latte. Il riso deve cuocere bene fino ad essere quasi disfatto, se occore aggiungere altro latte bollente. Il composto deve rimanere all’onda, non troppo asciutto. Fuori dal fuoco aggiungere due ciuffetti di salvia ananas. Lasciare raffreddare tutta la notte. Eliminare la salvia ananas, aggiungere i tuorli, la farina, l’olio, i fiori di borragine e qualche fogliolina fresca spezzettata di salvia ananas. Mescolare per amalgamare. Montare gli albumi a neve e unirli delicatamente al composto. Scaldare un padellino antiaderente, oliarlo con carta da cucina e cuocervi le frittelle a cucchiaiate girandole quando iniziano a colorirsi. Adagiarle su carta da cucina e spolverarle di sale. Photo presa dal web
Salvia ananas |
Insalata di riso selvaggio nei peperoniPhoto: Federica Caraboni
Ricetta realizzata in collaborazione con lo chef Francesco Cardone Una fresca insalata di riso selvaggio e tonno presentata nei peperoni corno. I peperoni corno sono più dolci e delicati dei comuni peperoni, l'abbinamento ideale con il riso e il tonno. Il riso selvaggio regge bene la cottura restando al dente. I classici ingredienti per un piatto estivo. |
Solo gs 0 e B Senza glutine Senza latticini per 4 persone: 4 peperoni corno dolci gialli e rossi 100 gr. di riso selvaggio 1 scatoletta di tonno al naturale da 120 gr. 1 piccola carota 1 cipollotto fresco basilico olio di vinacciolo sale, pepe Cuocere il riso in acqua bollente salata seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, scolarlo, condirlo con un filo d’olio e lasciarlo raffreddare. Tagliare una calotta ai peperoni in modo da poterli riempire, poi tagliare via il gambo praticando una incisione in modo da poterli facilmente tenere in piedi, pulirli dei semi e dei filamenti, salarli e metterli a scolare. Affettare il cipollotto e metterlo a bagno in acqua fredda. Tagliare a piccoli dadini le calotte dei peperoni e la carota, sgocciolare il tonno. Mescolare le verdure e il tonno al riso, unire qualche fogliolina di basilico e condire con olio, sale e pepe. Lasciare insaporire: Riempire i peperoni con l’insalata di riso e servire. |
Arancini di riso agli asparagi con mousse alla mozzarellaPhoto: Federica Caraboni
Questa ricetta è stata realizzata in collaborazione con lo chef Francesco Cardone. Ho deciso di preparare gli arancini fritti, seguendo alcune regole si riesce ad ottenere un buon fritto non unto, se volete potete provare a cuocerli al forno ma il risultato non sarà lo stesso. Per un buon fritto è importante che la quantità di cibo non sia mai eccessiva per evitare che abbassi troppo la temperatura dell'olio. L'olio deve essere abbondante, sufficiente a ricoprire bene il cibo. Se non avete la friggitrice potete usare una casseruola o una padella dai bordi alti. Munitevi di un termometro da cucina per controllare la temperatura dell'olio, friggete quando la tempertura raggiunge i 160°. Io ho usato l'olio di riso, il suo punto di fumo è sui 240° per cui si può usare tranquillamente per le fritture. In Cina e in Giappone l'olio di riso è molto usato in cucina. |
Per tutti i gs Senza glutine Per gli arancini: 100 gr. di riso carnaroli 300 gr. di asparagi 2 cipollotti freschi vino bianco secco circa 350 ml. fra brodo di pollo e acqua di cottura degli asparagi ghiaccio 1 rametto di maggiorana 1 rametto di menta noce moscata (no gs 0) 1 uovo + 1 tuorlo olio di riso sale marino integrale pepe (solo gs 0 e B) per impanare gli arancini: 2 uova farina di riso farina di mandorle olio di riso per friggere per la mousse di mozzarella: 1 mozzarella olio di riso latte di mandorle sale marino integrale pepe (solo gs 0) Per preparare un buon fritto, leggero e cotto al punto giusto è importante munirsi di un termometro da cucina per controllare la temperatura dell’olio. Pulire gli asparagi eliminando la parte dura del gambo e tuffarli in acqua bollente per 5 minuti. Sgocciolarli tenendo da parte l’acqua di cottura. Raffreddarli velocemente in acqua e ghiaccio e separare le punte dai gambi tenendo da parte alcune punte per la decorazione del piatto. Mescolare l’acqua di cottura degli asparagi con il brodo di pollo e portare ad ebollizione. Tagliare le punte degli asparagi a rondelle, pulire un cipollotto e tagliarlo a dadini. Mettere il cipollotto in una casseruola con un filo d’olio, farlo appassire a fuoco dolce, unire il riso, farlo tostare per un paio di minuti, sfumare con il vino bianco e farlo evaporare. Salare, aggiungere gli asparagi, mescolare, fare insaporire e proseguire la cottura aggiungendo il brodo bollente. Al termine della cottura il risotto deve avere assorbito tutto il liquido. Per il tempo di cottura rispettare le indicazioni riportate sulla confezione. Regolare di sale e lasciare raffreddare anche tutta la notte. Tagliare i gambi degli asparagi a pezzetti e farli stufare in padella con un cipollotto tagliato a rondelle, un filo di olio, sale e pepe e qualche fogliolina di maggiorana. Se occorre aggiungere poca acqua di cottura degli asparagi e portarli a cottura. Frullare tutto con il frullatore ad immersione in modo da ottenere una crema di asparagi. Tenere da parte. Tagliare la mozzarella a pezzetti, metterla nel boccale del frullatore ad immersione. unire un filo d’olio, un goccio di latte di mandorle per ammorbidire e frullare fino ad avere una crema, regolare di sale e tenere da parte. Riprendere il riso, incorporarvi l’uovo e il tuorlo sbattuti, mescolare, insaporire con la menta, la maggiorana e noce moscata, poi con le mani inumidite formare tante palline grandi poco più di una noce. Preparare una ciotola con la farina di riso. A parte sbattere le uova per l’impanatura. In una ciotola preparare la farina di mandorle mescolata alla farina di riso e un pizzico di sale. Scaldare l’olio per la frittura. Passare gli arancini prima nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nella farina di mandorle. Quando l’olio ha raggiunto la temperatura di 160° friggere gli arancini pochi per volta fino ad averli ben dorati. Scolarli su carta da cucina e servirli con la crema di asparagi, la mousse di mozzarella e le punte degli asparagi tenute da parte. |
Pancake agli asparagi con carpaccio di pesce spadaPhoto: Federica Navarria
Come va con la colazione salata? Per chi segue l'alimentazione dei gruppi sanguigni l'ideale sarebbe fare la colzione salata. Non è facile cambiare le proprie abitudini, soprattutto al mattino, appena svegli... Siamo abituati fin da bambini a fare una colazione dolce, eppure in passato la colazione si faceva prevalemtemente salata. In casa mia, da bambina ricordo mio nonno che al mattino si preparava due uova al tegamino. Si alzava all'alba. lavorava sodo nei campi, per questo occorreva una colazione sostanziosa che permettesse di affrontare la dura giornata di lavoro. Ora il lavoro è cambiato ma possiamo benissimo recuperare questo salutare modo di fare colazione. Le memorie restano nel corpo, dobbiamo solo recuperarle... |
Per gs 0, A e AB, il gs B può sostituire la farina di amaranto con farina di quinoa Senza glutine Senza latticini 80 gr. di farina di amaranto 20 gr. di farina di riso 1/2 mazzetto di asparagi freschi 1 scalogno 2 uova 1 spicchio d’aglio 2 cucchiai di olio di vinacciolo 1 cucchiaino di cremor di tartaro 1 pizzico di bicarbonato germogli barbabietola rossa 100 gr. di carpaccio di pesce spada al naturale (confezionato) fiori di rosmarino sale marino integrale Togliere l’anima all’aglio, affettare finemente lo scalogno. Lavare gli asparagi, eliminare la parte dura del gambo e lessarli nell'apposito pentolino per 10 minuti. Scolarli conservando l'acqua di cottura, tagliarli a pezzi e frullarli. Far stufare lo scalogno e l’aglio con poca acqua degli asparagi, aggiungere la crema di asparagi e cuocere qualche minuto, giusto il tempo di far asciugare l’acqua. Lasciar intiepidire. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale. Mettere le farine in una ciotola e impastare con l’olio, i tuorli, la crema di asparagi, sale, il lievito e il bicarbonato setacciati. Se necessario aggiungere qualche cucchiaio di acqua degli asparagi per ammorbidire l’impasto. Si ottiene un impasto cremoso. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente. Cuocere i pancake a cucchiaiate in una padella antiaderente rigirandoli quando iniziano a fare le bollicine in superficie. Per ottenere dei pancake soffici e ben cotti al centro cuocerli a fuoco dolce con il coperchio. Servire i pancake con i germogli di barbabietola rossa, il carpaccio di pesce spada e un filo d'olio di vinacciolo. Decorare con i fiori di rosmarino. |
Torta cioccolato e perePhoto Federica Caraboni
Una torta al cioccolato e pere davvero insolita, la pasta di questa torta è leggermente zuccherosa, ricorda vagamente il cioccolato di Modica. Per ottenere questo risultato occorre lavorare velocemente l'impasto in modo da non amalgamare perfettamente lo zucchero. |
Solo gs 0 e A Senza glutine senza latticini 280 gr. di farina di grano saraceno 100 gr. di zucchero 2 uova 150 ml. di latte di mandorle senza zucchero 100 gr. di olio di semi di semi di girasole 50 gr. di cacao amaro qualche goccia di aroma al rum buccia grattugiata di limone 2 cucchiaini di lievito per dolci 1 pizzico di bicarbonato 2 pere William Ricoprire il fondo e i bordi di una tortiera apribile da cm. 24 di carta forno. Mescolare assieme il latte e l’olio. Montare le uova con lo zucchero per qualche minuto con le fruste elettriche poi aggiungere gradualmente il latte e l’olio, continuando a montare. Con una spatola incorporare il cacao, la buccia di limone grattugiata e l’aroma al rum e riprendere a montare. Tutta questa operazione deve avvenire velocemente, non occorre montare le uova alla perfezione, è sufficiente avere un composto liscio e omogeneo. A questo punto aggiungere la farina di grano saraceno, il lievito e il bicarbonato, amalgamare delicatamente e versare nella tortiera. Accendere il forno a 180°. Sbucciare le pere, tagliarle a spicchi e disporle a raggio sulla torta facendole affondare leggermente. Cuocere per 35 minuti. |
Muffin di zucca e amarettiPhoto: Federica Navarria
Nelle religioni pagane la dodicesima notte dopo il solstizio d’inverno si celebrava la morte e la rinascita della natura. Questa festa è legata al significato del fuoco che divampa ed elimina il superfluo, che illumina, sconfiggendo le tenebre. La calza per i doni della befana, in passato veniva appesa al camino, simbolo di prosperità: il camino riscalda, nel camino si poteva cucinare, nelle fredde giornate invernali ci si riuniva davanti al camino. Alla sera nei paesini di campagna girava il cantastorie, i bambini erano incantati dalla magia di una fiaba raccontata davanti al camino. Cosa avete trovato nella vostra calza? Io ho preparato questi muffin per la mia nipotina... |
Per gs 0 e A Senza glutine Senza latticini Per 10 muffin: 300 gr di zucca pulita 250 gr di farina di grano saraceno 70 gr di amaretti senza farina 100 gr di zucchero 100 di latte di mandorle 100 ml di olio di vinacciolo 2 uova 1 bustina di lievito 1 bicchierino di liquore all’amaretto per decorare: qualche gheriglio di noce 1 amaretto gocce di cioccolato fondente Cuocere la zucca a vapore e frullarla per ottenere una purea. Sbriciolare gli amaretti e unirli alla farina e al lievito. Con una frusta sbattere velocemente le uova con lo zucchero, il latte, l’olio e il liquore. Unire i due composti e la purea di zucca, amalgamando il tutto con una spatola. Ungere leggermente degli stampini da muffin, versare il composto riempendoli per ¾. Decorare con l’amaretto sbriciolato, le noci spezzettate e gocce di cioccolato, cuocere a 180° per 20 minuti. |
Spaghetti di riso e alghe wakame ai tre pesti.Photo: Federica Caraboni
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Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Vegan Per 4 persone: 300 gr. di spaghetti di riso alle alghe wakame farina di mandorle scaglie di mandorle per il pesto di spinaci: 100 gr. di spinaci 40 gr. di mandorle ½ spicchio d‘aglio senza l’anima fior di sale olio evo per il pesto di radicchio rosso: 100 gr. di radicchio rosso 10 gherigli di noci ½ spicchio d’aglio senza l’anima olio evo sale per il pesto di broccoletti: 100 gr. di broccoletti 20 gr. di pinoli 20gr. di semi di girasole (solo gs 0 e A) o mandorle per i gs B e AB un pizzico di peperoncino (solo gs 0 e B) ½ spicchio d’aglio senza l’anima olio evo sale Preparare il pesto di spinaci: lavarli bene e lessarli per pochi minuti, scolarli lasciando poca acqua e ripassarli in padella con un pezzetto d’aglio, il fior di sale e un filo d’olio. Far tostare le mandorle in un padellino antiaderente e frullare assieme agli spinaci con un filo d’olio. Se occorre aggiungere un cucchiaio di acqua di cottura per ottenere una bella cremina. Per il pesto al radicchio pulire il radicchio, togliere il gambo duro, lavarlo e tagliarlo fine. Farlo stufare in padella con un filo d’olio e un pezzetto di aglio, salare e cuocere velocemente per qualche minuto, se occorre aggiungere un goccio d’acqua di cottura della pasta. Frullare con il minipimer assieme alle noci spezzettate fino ad avere una bella crema violacea aggiungendo mano a mano l’olio necessario ad ottenere una crema morbida. Per il pesto di broccoletti lavare bene il broccoletto, dividerlo in cimette e lessarlo al dente in acqua bollente. Scolare i broccoletti conservando l’acqua di cottura, passarli velocemente sotto all’acqua fredda, così restano belli verdi e ripassarli in padella con l’aglio, sale e un filo d’olio. Far tostare i pinoli e i semi di girasole o le mandorle a seconda del gruppo sanguigno. Frullare il tutto con un cucchiaio di acqua di cottura e un filo d’olio fino ad ottenere una bella cremina. Il gruppo 0 e il gruppo B possono mettere un pizzico di peperoncino. Mettere i pesti in tre ciotole diverse di misura sufficiente a condire gli spaghetti. Lessare gli spaghetti di riso e alghe wakame al dente in acqua salata con un goccio di olio, scolarli, suddividerli nelle tre ciotole e condirli con i pesti preparati. Servire con una spolverata di farina di mandorle e scaglie di mandorle tostate. |
Pane di grano saraceno e farina di carrubePhoto: Federica Navarria
Io amo questo pane, come si può amare il cioccolato fondente, come amo una calda giornata di sole in autunno, come amo un fiore profumato... E' un piccolo piacere della vita, come le castagne o la zucca... leggermente dolce naturale, dovuto alla farina di carrube, da provare abbinato al salato anche a colazione. |
Per gs 0 e A Senza glutine Senza latticini 250 gr di farina di grano saraceno 50 gr di farina di carrube 2 uova 270 ml di latte di mandorle 80 ml di olio di semi di girasole 12 gr di lievito di birra fresco la punta di un cucchiaino di bicarbonato ½ cucchiaino di sale 1 cucchiaino di zucchero qualche gheriglio di noce Per questa ricetta serve uno stampo da plumcake da cm 11x 30 rivestito di carta forno bagnata. Lo zucchero lo metto per aiutare la lievitazione, volendo si può evitare. Tenere da parte una tazzina di latte di mandorle preso dalla quantità indicata. Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido con lo zucchero e il bicarbonato. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale. Setacciare la farina di carrube e mescolarla con la farina di grano saraceno e il sale. Montare i tuorli con il latte tenuto da parte, aggiungere l’olio a filo, poi le farine, mescolando con un cucchiaio di legno. Impastare con il latte di mandorle e il lievito e mescolare per qualche minuto. Unire delicatamente gli albumi e versare nello stampo. Cospargere con le noci sminuzzate e mettere a lievitare in forno spento con la luce accesa per 1 ora. Per aiutare la lievitazione mettere sul fondo una ciotolina di acqua calda. Controllare la lievitazione, deve essere ben gonfio, eventualmente attendere ancora una decina di minuti. Per queste farine senza glutine è molto importante imparare a capire quando hanno raggiunto il giusto punto di lievitazione. Se lievitano troppo durante la cottura si afflosciano. Accendere il forno a 180°, senza togliere il pane e far cuocere per 45 minuti, poi togliere dallo stampo e continuare la cottura per altri 10 minuti. Per chi non ha patologie è ottimo a colazione con un velo di marmellata oppure con fettine sottili di arrosto di tacchino e verdure a julienne condite con una vinaigrette di succo di limone e olio di vinaccioli. |
Fave dei mortiPhoto: Federica Caraboni
Le fave dei morti, un dolce tipico delle feste dei morti di antica tradizione romagnola. La leggenda vuole che i defunti vengano a visitare il mondo dei vivi, i quali per allietarli preparano dei dolcetti, da qui il nome di questi biscotti. In Romagna ci sono diverse versioni, ogni paese ha la sua piccola variante. Questa è la mia ricetta adattata alla dieta Mozzi. |
Per gs. 0 e A Senza glutine Senza latticini 150 gr. di farina di grano saraceno 50 gr. di farina di mandorle 60 gr. di zucchero 1 uovo 80 ml. di olio di semi di girasole 20 ml. di latte di mandorle non zuccherato 1 cucchiaino di lievito per dolci 1 pizzico di bicarbonato 1 cucchiaio di cacao amaro 1 cucchiaio di alkermes qualche goccia di colorante alimentare verde 1 cucchiaio di latte di mandorle qualche goccia di aroma al rum qualche goccia di aroma di mandorle amare buccia di limone grattugiata a piacere: semi di finocchio o semi di anice zucchero a velo home made Preparare un piatto con lo zucchero a velo, servirà per rotolarvi i biscotti, per “infarinarli”. Preparare una teglia ricoperta di carta forno. Preparare tre ciotoline dove mettere l’impasto per colorarlo. Lavorare l’uovo con lo zucchero fino ad avere un composto montato, aggiungere gradualmente l’olio di girasole e il latte di mandorle sempre montando, la buccia di limone grattugiata e gli aromi. Se lo gradite aggiungete un pizzico di semi di finocchio o di semi di anice. Aggiungere le farine, il lievito e il bicarbonato mescolando delicatamente con una spatola. Dividere l’impasto in quattro parti uguali e suddividerlo nelle ciotoline preparate. Sciogliere il cacao con il cucchiaio di latte di mandorle mescolando e aggiungerlo ad una parte degli impasti Ad una parte aggiungere qualche goccia di colorante alimentare verde e ad un’altra parte aggiungere l’alkermes mescolando delicatamente fino a che gli impasti sono lisci e omogenei. Mettere a riposare il frigorifero per mezz’ora. Riprendere gli impasti, con le mani formare delle palline delle dimensioni di una noce, rotolarle nello zucchero a velo, disporre i biscotti sulla teglia e cuocere a 180° per 10 minuti. Appena tolti dal forno sono morbidi, non farli cuocere di più, raffreddandosi si induriscono e sono perfetti. |
Noodles di riso venere con bocconcini di merluzzoPhoto: Federica Caraboni
Questi noodles mi riportano in Giappone. Hanno i colori e il profumo tipici della cucina giapponese, tante verdure e dei bocconcini di merluzzo croccanti saltati con il sakè. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per 4 persone: 160 gr. di noodles di riso nero 350 gr. di cuori di filetto di merluzzo surgelato 1 fungo shitake 1 zucchina 1 carota 1 cipollina fresca 1 ciuffo di erba cipollina 1 pezzetto di zenzero 2 foglie di cavolo verza 1 spicchio d’aglio 1 bicchierino di sakè salsa di soia tamari sale marino integrale olio di vinacciolo Mettere a bagno il fungo in acqua tiepida per 1 ora. Far scongelare i merluzzo. Tagliare la cipollina a rondelle fini, tagliare la verza a striscioline, affettare il fungo. Pulire la carota, le zucchine e lo zenzero e grattugiarli finemente. Tagliuzzare l’erba cipollina. Tagliare il merluzzo a cubetti, farlo saltare in padella con un filo d’olio a fuoco vivo, deve rosolare senza fare l’acqua, deve diventare croccante. Sfumare con il sakè e la salsa tamari. In un wok far appassire la cipolla con un filo d’olio e un goccio d’acqua, aggiungere la carota poi in ordine, la zucchina, il fungo, lo zenzero , la verza e l’erba cipollina. Insaporire con salsa tamari. La cottura delle verdure deve essere veloce, devono rimanere croccanti. Intanto cuocere i noodles secondo le istruzioni, aggiungere alle verdure qualche cucchiaio di acqua di cottura dei noodles per creare un sughetto. Alla fine aggiungere il merluzzo e i noodles, far insaporire qualche minuto e servire con salsa tamari a parte. |
Fette biscottate di quinoa e chufaPhoto: Federica Caraboni
Proseguo con le ricette del tagliere, oggi pubblico la ricetta delle fette biscottate di quinoa e chufa, buonissime, fragranti, dal sapore leggermente dolce dato dalla farina di chufa. Ottime anche a colazione sia abbinate al salato sia al dolce. Da mangiare entro ora di pranzo. Per ottenere una buona consistenza e una buona lievitazione potete unire all'impasto la farina di semi di carrube. |
La quinoa è indicata per tutti i gs La chufa è da testare per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 180 gr. di farina di quinoa 120 di farina di chufa 270-300 ml. di acqua 30 gr. di farina di semi di lino 2 uova 15.gr. di lievito di birra fresco 5 cucchiai di olio di semi 1 pizzico di bicarbonato 1 cucchiaino di zucchero 1 cucchiaino di sale Rivestire di carta forno uno stampo da plumcake. Se non avete la farina di semi lino frullate i semi di lino in un macina caffè, vengono benissimo. Montare a neve gli albumi. Far sciogliere il lievito di birra in 270 ml. di acqua tiepida con il bicarbonato e lo zucchero. Mettere le farine in una ciotola mescolate con il sale, fare una conca al centro, mettere i tuorli e l’olio, iniziare a frullare aggiungendo l’acqua con il lievito. Finire di impastare con una spatola, aggiungendo ancora un goccio di acqua se serve. Alla fine si deve ottenere un impasto sufficientemente morbido da lavorare con una spatola. Aggiungere delicatamente gli albumi, mescolare bene, versare nello stampo e far lievitare in forno spento con la luce accesa per 1 ora e mezzo. Per facilitare la lievitazione mettere nel forno una ciotolina di acqua calda, va bene anche uno stampino da muffin. Cuocere a 180° per 45 minuti. Togliere dallo stampo e lasciare in forno spento per 10 minuti. Lasciare raffreddare il pane, tagliarlo a fette, stenderle su una teglia ricoperta di carta forno e rimettere il forno e 160° per 20-30 minuti, finchè le fette di pane diventano dorate e croccanti. |
Biscotti morbidi di quinoaPhoto: Federica Navarria
Dopo un mese di full immersion nel lavoro, torno alla sperimentazione in cucina, sentivo la mancanza... Biscotti morbidi con farina di quinoa e mandorle, senza glutine, facili e veloci da preparare, buonissimi. Ideali a colazione con il caffè di cicoria. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 150 gr di farina di mandorle 80 gr di farina di quinoa 80 gr di zucchero 50 gr di olio 2 uova 2 cucchiai di amaretto 1 cucchiaino di lievito marmellata a piacere mandorle a lamelle zucchero a velo Coprire una teglia di carta forno Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio e continuare a montare. Aggiungere le farine, il lievito e il liquore. Far riposare l’impasto in frigorifero per un’ora Con le mani formare tante palline, fare un incavo al centro e disporle sulla teglia. Li ho fatti in tre versioni, decorati con la marmellata, le mandorle, e passati nello zucchero a velo. Cuocere a 180° per 15 minuti. |
Crepes di quinoa alle verdurePhoto: Federica Navarria
Per chi vuole provare la colazione salata. Potete preparare le crepes alla sera e al mattino è un attimo scaldarle. Le creme di verdura si possono preparare in anticipo e congelare in piccoli contenitori, Quando decidete di usarle basta toglierle dal freezer alla sera, metterle in frigorifero, così al mattino sono pronte da usare. Questa è una delle mie colazioni preferite. In questo modo la farina di quinoa è molto profumata, sa di buono, l'aroma dei semi di finocchio confondono l'odore forte della quinoa. |
Per tutti i gruppi sanguigni Senza glutine Senza latticini Per le crepes: 80 gr. di farina di quinoa 1 uovo 150 ml. di latte di mandorle senza zucchero 1 pizzico di sale 1 cucchiaio di olio di semi di vinacciolo semi di finocchio un pizzico di curcuma Per farcire: 4 foglie di radicchio rosso (o altre verdure a piacere secondo il proprio gruppo sanguigno) crema di piselli (vedi ricetta nella sezione verdure) Con una frusta iniziare ad impastare la farina di quinoa con l'uovo, l'olio, il sale, la curcuma e il latte di mandorle. Lasciare riposare per un'ora. Preparare la crema di piselli. Riprendere la pastella, mescolarla, la farina tende a depositarsi sul fondo. Scaldare bene una padella antiaderente unta di olio con carta da cucina, versare un mestolino di pastella facendo roteare la padella in modo da distribuirla uniformemente. Cospagere con qualche seme di finocchio. Ne bastano pochissimi, sono ,molto aromatici. Cuocere per qualche minuto, girare quando inizia a staccarsi dai bordi e cuocere dall'altra lato. Con queste dosi ottengo 4 crepes, dipende dalle dimensioni della padella. Pulire il radicchio e tagliarlo a listarelle. Farcire le crepes con il radicchio, la crema di piselli e un filo d'olio di vinacciolo. |
Pancake di quinoaPhoto: Federica Navarria
Un'idea per la colazione, per tutti i gruppi sanguigni. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini 100 gr di farina di quinoa 100 ml di latte di mandorle non zuccherato 30 gr di zucchero 1 uovo 1 cucchiaio di olio di semi di vinacciolo 1 cucchiaio di farina di carrube 1 cucchiaio di uvetta qualche prugna secca 1 cucchiaino di lievito buccia di limone grattugiata semi di girasole (gruppi 0 e A) o noci (gruppi B e AB) un pizzico di sale per decorare: 1 cucchiaio di melassa Far rinvenire l’uvetta in acqua calda. Tritare grossolanamente le prugne. Montare a neve l’albume con un pizzico di sale. Sbattere con la frusta i tuorli con lo zucchero e l’olio, unire la farina di quinoa, alternandola al latte di mandorle, la farina di carrube setacciata con il lievito, l’uvetta strizzata, le prugne e i semi di girasole o le noci tritate grossolanamente. Alla fine unire delicatamente gli albumi. Scaldare una padellina antiaderente unta di olio con carta da cucina e cuocere i pancake a cucchiaiate, a fiamma bassa, coperti con un coperchio. Girarli quando iniziano a fare le bollicine. Cospargere con la melassa. Ideali per la colazione. |
Pane con farina di carrubePhoto: Federica Navarria
La farina di carrube conferisce a questo pane un sapore e un profumo insoliti. Profuma vagamente di cacao, ideale per accompagnare arrosti di carni bianche, pollo o tacchino, creme o salse a base di verdura. Perfetto a colazione. Da consumare solo in inverno. |
Per gs 0 e A Senza glutine Senza latticini 300 gr di farina di grano saraceno 65 gr di farina di carrube 50 gr di noci 20 gr di olio di semi di girasole 250 ml di latte di mandorle senza zucchero 12 gr di lievito di birra fresco 1 cucchiaino di zucchero ½ cucchiaino di sale 1 pizzico di bicarbonato Preparare uno stampo da plumcake coperto di carta forno bagnata, oppure uno stampo da panettone, in questo modo si ottiene una bella pagnotta rotonda. Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido con lo zucchero e il bicarbonato. Setacciare le farine in una ciotola capiente, mettere il sale e mescolare. Fare la fontana al centro, versare l’olio, quindi iniziare ad impastare con il latte tiepido. Impastare con le dita incorporando via via la farina. Continuare ad impastare per qualche minuto, si ottiene un impasto morbido e appiccicoso. Aggiungere le noci spezzettate Sistemare l’impasto nello stampo scelto, pennellare la superficie con il latte di mandorle e metterlo a lievitare in forno spento con la luce accesa per 1 ora e ½. Deve raddoppiare di volume, se il tempo non è sufficiente lasciarlo lievitare ancora. Il tempo di lievitazione dipende da tanti fattori, l’umidità atmosferica, la temperatura esterna, ecc. Accendere il forno a 200° senza toglierlo, raggiunta la temperatura cuocere per 10 minuti, poi abbassare a 180° per 30 minuti circa, controllando la cottura. Si può servire con crema di zucca. |
Brownie al cioccolato e lamponiPhoto: Federica Navarria
Questo brownie ha tutti gli ingredienti per sedurre con gusto, il cioccolato e i lamponi sono una pura golosità. Morbido e leggero, la farina di quinoa esalta il profumo del cioccolato. Provate a farlo, magari in stampini a forma di cuore, riducendo il tempo di cottura e lasciate un commento, sarò lieta di rispondervi. |
Per tutti i gs Senza glutine Senza latticini Per uno stampo da cm. 18x20: 125 gr di farina di quinoa 75 gr di cioccolato fondente 60 gr di zucchero 25 gr di olio di semi di girasole 1 cucchiaio di cacao amaro 1 uovo 100-150 ml circa di latte di mandorle senza zucchero 1 cucchiaio di rum 1 cucchiaino e ½ di lievito 1 pizzico di sale Per decorare: 1 vaschetta di lamponi 2 cucchiai di zucchero Lavare i lamponi e farli sgocciolare. Sciogliere il cioccolato nel latte caldo, la quantità di latte dipende molto dal grado di umidità della farina. Iniziare con la dose minima. Mescolare la farina con il cacao e il lievito. Preferisco usare le uova a temperatura ambiente, si montano meglio. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale, a parte montare a crema i tuorli con lo zucchero e aggiungere l’olio a filo continuando a frullare. Aggiungere il latte con il cioccolato fuso alternandolo alla farina e al rum. Se il composto risulta troppo denso aggiungere ancora un po’ di latte di mandorle a temperatura ambiente per ammorbidire, deve risultare morbido da poter lavorare con il cucchiaio di legno senza fatica. Unire delicatamente gli albumi montati a neve mescolando dal basso verso l’alto. Rivestire lo stampo di carta forno, versare l’impasto, livellarlo bene e decorare con i lamponi. Cuocere a 180° per 25 minuti, togliere dal forno, cospargere con lo zucchero e passare sotto al grill per qualche minuto, lo zucchero si deve caramellare, oppure fiammeggiare con il cannello. Gustato tiepido emana il delizioso profumo dei lamponi e del cioccolato. |
Pane di grano saraceno e farina di castagnePhoto: Federica Navarria
Adoro questo pane, mi ricorda la focaccia dolce all'uvetta della mia infanzia. Da piccola abitavo in campagna, in un piccolo paese lontano dalla scuola, mio padre tutte le mattine mi portava a scuola in auto e si fermava al forno del paese a prendere il pane da portare a casa e la merenda per me da portare a scuola. In inverno avevano una focaccia dolce con l'uvetta, spolverata di zucchero semolato, era la mia merenda preferita! Era dolcificata solo dall'uvetta e dallo zucchero spolverato sopra, ed era profumatissima. Era appena sfornata ancora tiepida, ricordo ancora il profumo e il gusto di questa focaccia, questo pane ha lo stesso profumo... |
Tempo di preparazione Difficoltà 2 Per gs 0 e A Senza glutine Senza latticini Per uno stampo da plumcake da 30x11 200 gr di farina di grano saraceno 100 gr di farina di castagne 2 uova 250 ml di latte di mandorle 100 ml di olio di semi di girasole 12 gr di lievito di birra fresco la punta di un cucchiaino di bicarbonato ½ cucchiaino di sale 1 cucchiaino di zucchero 50 gr di uvetta qualche nocciola spezzettata Per questa ricetta serve uno stampo da plumcake da cm 11 x 30 rivestito di carta forno bagnata. Lo zucchero lo metto per aiutare la lievitazione, volendo si può evitare. Tenere da parte una tazzina di latte di mandorle. Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido con lo zucchero e il bicarbonato Mettere a bagno l’uvetta in acqua calda per farla rinvenire. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale. Setacciare la farina di castagne e mescolarla con la farina di grano saraceno e il sale. Montare i tuorli con il latte tenuto da parte, aggiungere l’olio a filo, poi le farine, mescolando con un cucchiaio di legno. Impastare con il latte di mandorle, unire l’uvetta strizzata e mescolare per qualche minuto. Unire delicatamente gli albumi e versare nello stampo. Cospargere con le nocciole sminuzzate e mettere a lievitare in forno spento con la luce accesa per 1 ora. Controllare la lievitazione, deve essere ben gonfio, eventualmente attendere ancora una decina di minuti. Per queste farine senza glutine è molto importante imparare a capire quando hanno raggiunto il giusto punto di lievitazione. Se lievitano troppo durante la cottura si afflosciano. Accendere il forno a 180°, senza togliere il pane e far cuocere per 45 minuti, poi togliere dallo stampo e continuare la cottura per altri 10 minuti. Per chi non ha patologie è ottimo a colazione con un velo di marmellata oppure con fettine sottili di arrosto di tacchino e verdure a julienne condite con una vinaigrette di succo di limone e olio di vinaccioli. Per i celiaci utilizzare marche di farine garantite senza glutine. |