Ad ottobre, con l’arrivo del freddo, si comincia la raccolta dei bellissimi cespi dalle foglie ricce ed eleganti della verza
Altri rimedi Le foglie esterne venivano usate anche per curare ascessi, piaghe e infezioni. Poiché è un alimento utile nella prevenzione della degenerazione delle articolazioni, sia per le cure di artriti e artrosi, può essere utile una centrifuga del succo fresco di verza. Un paio di bicchieri di questo succo, integrato con succo di carote, possono essere utili per alleviare il dolore di articolazioni infiammate. Tra i rimedi della nonna c’è anche il decotto di foglie di verza, utile in caso di bronchiti e attacchi di asma, e per combattere la stipsi: si fa bollire il cavolo in poca acqua per non più di 2-3 minuti per evitare la perdita di numerose proprietà, si filtra e si beve mattina e sera. L’acqua di cottura della verza, ricca di zolfo, avrebbe effetti benefici nella cura di eczemi e infiammazioni. Involtini di verza ripieni Proprio in virtù della grande quantità di sali minerali che questo ortaggio apporta all’organismo, è consigliato in tutti i casi di debilitazione e anche per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo. Inoltre un suo consumo abbondante svolge un’azione disinfettante e antibiotica sia per l’intestino sia per l’apparato respiratorio.
Il miglior modo per consumare il cavolo, per valorizzare al meglio il sapore e le caratteristiche nutritive e terapeutiche, è quello di mangiarlo crudo, dopo averlo tagliato sottilmente e condito con olio, limone e sale. I semi di cumino dei prati ne migliorano la digeribilità e l’aroma. La verza si può usare anche per fare i crauti, allo stesso modo del cavolo cappuccio, che sono il più noto e forse il più antico alimento ottenuto dalla fermentazione Inoltre il colore verde disintossica e rilassa La verza è consigliata per tutti i gruppi sanguigni Trovate tutte le ricette sul blog Photo by: Anna Tondini, Federica Navarria, Federica Caraboni Queste informazioni non sono in alcun modo di carattere medico, provengono da diversi testi e da conoscenze personali. Anna M. Tondini
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